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di Gianfranco Giubilo Offre traguardi suggestivi, l'urna di Nyon, alla pattuglia italiana, la più numerosa, impegnata negli ottavi della Champions.

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Ilsecondo, cancellare l'orgoglioso calcio inglese dalla scena, sia il Milan, sia il Napoli potrebbero centrare l'impresa. Ritrovano, i campioni d'Italia, quell'Arsenal che li aveva estromessi dominando a San Siro dopo lo zero a zero dell'andata. Pur se in progresso dopo avvio stentato i «gunners» non sembrano rivali irresistibili, mentre ben più severo l'ostacolo proposto al Napoli, confronto inedito con il Chelsea di Villas Boas che ha superato un periodo di crisi nera. Avversario alla portata dell'Inter, alla quale la prima fascia garantiva minori rischi, il Marsiglia di Didier Deschamps, rocambolesca la qualificazione nei minuti finali a Dortmund. Prospettive moderatamente ottimistiche, dunque, la fortuna si era già manifestata con il mancato appuntamento con le regine di Spagna: i blaugrana avranno il Bayer Leverkusen, i merengues il Cska Mosca. Sorteggio di lusso per il Bayern, anche se il Basilea ha eliminato l'United. Ma il top della buona sorte spetta di diritto al Lione: non soltanto è passato con la farsa dei sette gol di Zagabria, ma adesso se la vedrà con l'estremo outsider tra le teste di serie, l'Apoel di Nicosia. Grande equilibrio tra il Benfica e lo Zenit di Spalletti. Le sorprese dei gironi di Champions hanno finito per regalare all'Europa League un inatteso e sensibile salto di qualità, le prime palline del sorteggio hanno espresso due confronti di grande tradizione, ma anche di valori tecnici elevatissimi, come Porto-City e Ajax-United, storie tese di vecchi tempi. Tra le due italiane rimaste, forse è andata meglio all'Udinese, la sfida con il Paok presenta problemi quasi esclusivamente di ordine ambientale, Salonicco non riserva accoglienze amichevoli. La Lazio trova una rivale di prestigio come l'Atletico Madrid, largo vincitore del girone dei friulani, però un'occhiata al cammino nei rispettivi campionati indurrebbe a preferire nel pronostico i romani, tuttora a stretto contatto con la vetta della classifica, una vetta dalla quale i «colchoneros» sono distanti diciotto punti. Arrivederci a febbaio, con grandi promesse.

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