A Riccione Federica ritrova il sorriso
Dimenticatala brutta prestazione della scorsa settimana nei 400 metri Europei e soprattutto le polemiche a distanza con l'ormai ex tecnico Federico Bonifacenti, la Pellegrini ha subito conquistato il palcoscenico degli Assoluti invernali di Riccione, per la prima volta aperti anche agli atleti stranieri. Di olimpionico, sia chiaro, c'è per ora soltanto la piscina dello Stadio del Nuoto romagnolo. Il trionfo nei 200 stile libero e soprattutto il tempo realizzato (1'56.79) possono però far tornare il sorriso sul volto della Pellegrini, finalmente lontana dalla poco amata vasca corta. «Sono molto contenta – ha confessato la campionessa veneta – perché non mi aspettavo questa prestazione. Non sono al massimo della forma, ma ho ottenuto un buon riscontro cronometrico». Per la Pellegrini è un'iniezione di fiducia fondamentale per cominciare al meglio la preparazione olimpica. «Con il tempo dei Mondiali di Shanghai (1'55.58, ndr), a Londra non arrivo neppure sul podio – ha spiegato la campionessa veneta, che ha anche contribuito al successo dell'Aniene nella staffetta 4x100 mista – dovrò fare un gran lavoro, ma sono serena e ho fiducia in Claudio Rossetto: secondo lui posso nuotare in 1'54. Tutta la preparazione sarà incentrata sui 200, la gara del cuore». E tanto lavoro attende anche l'altra stella del nuoto italiano, Alessia Filippi, ieri 4ª negli 800 stile libero con un modesto 8'42.93. «Dopo il Mondiale di Roma ho toccato il fondo – ha dichiarato la romana – e ora posso soltanto risalire. Certo speravo in un tempo migliore, ma sono fiduciosa e pronta a lavorare con umiltà e serenità con il nuovo tecnico Andrea Palloni (sposato con la Segat, che ieri ha annunciato il ritiro dalle gare, ndr)». Tra gli uomini, ancora una conferma per il campione europeo Fabio Scozzoli, vincitore dei 50 rana con un ottimo 27.42, quarto tempo personale in vasca lunga. Da segnalare anche il ritorno al successo nei 400 misti di un sorridente Luca Marin e soprattutto il rientro nei campionati nazionali del 26enne Paolo Bossini, fermato lo scorso anno da un tumore linfatico. L'atteso Ian Thorpe non è andato oltre il 16° posto (50.84) nei 100 sl vinti da un ottimo Dotto (48.78) davanti al redivivo Magnini (48.82). Il campione australiano, 9 medaglie olimpioche e 11 trionfi mondiali in vasca lunga, dovrà faticare molto per meritare la qualificazione olimpica. «È davvero dura – ha confessato Thorpe – ma lo sapevo: l'importante è poter gareggiare».