Daniele Palizzotto E arrivò il giorno del tavolo della pace.
L'obiettivodel presidente del Coni Giovanni Petrucci, padrone di casa a Roma, è chiaro: portare serenità nel mondo del calcio e chiudere definitivamente la querelle scaturita ormai cinque anni e mezzo fa dallo scandalo Calciopoli. L'obiettivo è chiaro ma per nulla scontato, nonostante Petrucci abbia già ottenuto un risultato importante: al tavolo – con il presidente del Coni e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, il numero uno della Federcalcio Giancarlo Abete e il direttore generale Antonello Valentini – siederanno insieme Juventus, Inter, Milan (con l'amministratore delegato Adriano Galliani), Napoli (con il presidente Aurelio De Laurentiis) e Fiorentina (con il presidente onorario Diego Della Valle), in un dialogo inedito per il calcio italiano. Ora, però, Petrucci dovrà affrontare il compito più difficile: mettere d'accordo la Juventus di Agnelli – convinta di aver subito un trattamento impari nell'estate 2006 e pronta a gettare sul tavolo le intercettazioni relative al club nerazzurro – e l'Inter di Moratti, per nulla disposto a guardare ancora al passato e «curioso di scoprire il significato e lo scopo del tavolo». «La curiosità di Moratti verrà soddisfatta – ha dichiarato Petrucci – con lui ho parlato spesso, mi è sembrato molto sereno. L'esito del tavolo non è scontato, ma ci sono i presupposti giusti per ritrovare l'armonia perduta: bisogna chiudere con il passato e parlare del futuro». Una speranza condivisa da Abete: «Partecipiamo al tavolo con grande serenità e disponibilità – ha spiegato il presidente federale, intervenuto ieri mattina al convegno "Finalmente domenica, quali riforme per un calcio migliore" – ma non subiremo pressioni dalle parti in causa». Al tavolo, invece, non parteciperà il calcio romano: dagli ambienti di Roma e Lazio («Lotito ha fatto molto per il mondo del calcio», ha dichiarato il tecnico Reja), così come dai rappresentanti della Lega (Beretta e Cellino), è trapelato un forte malcontento per l'esclusione dalla lista degli invitati. «Chi mancherà non deve offendersi – ha spiegato Petrucci – perché tutti saranno rappresentati dal Coni e dalla Federcalcio». E proprio Petrucci dovrà presentare al Ministro Gnudi una relazione dettagliata sugli esiti del tavolo: ieri pomeriggio il responsabile del dicastero per il Turismo e lo Sport ha incontrato Petrucci, Pagnozzi e Abete e manifestato la propria disponibilità nel portare avanti le riforme necessarie, dalla legge sugli stadi alla normativa sul professionismo fino alla tutela dei marchi. Prima bisogna chiudere col passato: sarà la volta buona?