Daniele Palizzotto Maledetta vasca corta.
Sembraimpossibile sapere la campionessa veneta – due ori mondiali (Roma 2009 e Shanghai 2011) e un trionfo europeo (Eindhoven 2008) in vasca lunga – ancora all'asciutto al coperto. Sembra incredibile vederla arrancare tra il 5° e il 6° nei primi 200 metri della finale polacca, provare una debole accelerazione e agguantare con fatica la 3ª piazza, prima di cedere nell'ultima vasca anche al recupero della Costa Schmid e chiudere con un deludente 4'00.46. Eppure è tutto vero. Federica è lenta, impacciata, quasi impotente. Il crono realizzato pochi mesi fa a Ostia (3'57.59) sembra distante anni luce, le ultime vicende personali mai come ora decisive: l'addio a Lucas dopo il Mondiale di Shanghai, la traumatica rottura con Luca Marin e la love story da copertina con Filippo Magnini, la recente e inaspettata separazione tecnica da Bonifacenti. «Sono delusa – ha ammesso la campionessa veneta – perché dopo le buone sensazioni della staffetta pensavo di conquistare una medaglia, ma non sono riuscita a cambiare andatura». Oggi la Pellegrini dovrebbe rinunciare ai 200 e guardare già al futuro: « Sono serena e fiduciosa: dopo il test della prossima settimana a Riccione, comincerò un nuovo lavoro insieme al nuovo tecnico Claudio Rossetto (già allenatore del fidanzato Magnini, ndr)». Per fortuna l'Olimpiade di Londra è ancora lontana: gli Europei di Anversa a maggio daranno risposte importanti, ma meglio fare in fretta. Intanto l'Italia può consolarsi con le imprese di Fabio Scozzoli e Luca Dotto. Il fenomeno di Lugo, bronzo venerdì nei 100 rana, si è preso un'immediata rivincita nei 50 metri, conquistando uno splendido oro davanti allo sloveno Dugonjic e al norvegese Dale Oen. Il campione padovano ha invece soltanto sfiorato un'impresa meritata nei 100 stile, chiudendo al 2° posto dietro al russo Fesikov (Rus), con Rolla ottimo 5°. Da segnalare anche il 4° posto del 22enne Rocco Potenza nei 1500 stile e il record italiano ottenuto dalla 21enne Ilaria Bianchi nei 50 dorso, conclusi in 5ª posizione. L'edizione record dello scorso anno – con 18 medaglie azzurre come solo a Fiume 2008 – resta impossibile da eguagliare, ma l'Italia cresce. E aspetta il ritorno della stella Federica.