Pato e Robinho a segno ma il Milan si fa riprendere
con i brasiliani {{IMG_SX}}Adriano Galliani si immagina un Milan che giochi una domenica "in smoking con Robinho e Pato" e una domenica "in jeans con Ibrahimovic e Tevez". In attesa di chiudere l'affare per l'attaccante argentino, nell'ultimo martedì di Champions League del 2011 a Praga il "Milan elegante" brilla per pochi minuti, il tempo che i due brasiliani finalmente ritrovino il gol. Poi nel finale si fa rimontare dal Viktoria Plzen, che riesce così ad agganciare il treno dell'Europa League. Massimiliano Allegri alla fine può essere contento solo a metà, anche se cambia poco per il Milan, che aveva già in tasca il pass per gli ottavi come seconda del girone dietro il Barcellona e al sorteggio di venerdì 16 dicembre potrà pescare di tutto, dal Real Madrid all'Apoel Nicosia. Ma la partita più importante per il futuro rossonero si è giocata a Milano. Dove Galliani per il secondo giorno di fila ha trattato con l'agente di Tevez, raggiungendo l'accordo economico per portare in rossonero l'argentino, che potrebbe giocare solo in campionato. Ora il Milan aspetta solo che il Manchester City risponda alla richiesta di prestito con diritto di riscatto a circa 20 milioni di euro. Ma l'ad rossonero è ottimista, convinto che sia valsa la pena di saltare per la prima volta una trasferta di Champions League. D'altronde si trattava di una sfida ininfluente per il destino della squadra di Allegri. Nel freddo di Praga, su un terreno disastroso, non è andato in scena il miglior Milan della stagione, anche se Allegri fino all'85' ha avuto quello che voleva: un successo e i gol di Pato e Robinho, fermi finora a due centri a testa contro i 13 di Ibrahimovic. Con lo svedese a riposare in panchina, Allegri ha dovuto attendere fino all'inizio della ripresa, perché nel primo tempo la sua squadra ha dominato nel possesso palla ma il Viktoria Plzen è stato molto più pericoloso. Poi, dopo l'intervallo, i due brasiliani si sono illuminati. Dopo 2' Robinho ha servito di petto l'assist a Pato, rapido ad anticipare Cisovsky prima di mettere a sedere Cech e infilare in rete. Nemmeno un minuto più tardi Pato ha reso il favore a Robinho, che a porta vuota proprio non ha potuto ripetere errori clamorosi come quello di Genova. Pato è andato poi vicino al bis colpendo un palo, la speranza di Allegri è che entrambi si siano sbloccati. Ma il Milan può sorridere anche perché alla sua prima volta da titolare in Europa il giovane De Sciglio, 19 anni, sulla fascia destra se l'è cavata con determinazione, una buona dose di malizia e tanto senso della posizione. A 16 anni, invece, Cristante ha ricevuto il suo battesimo in prima squadra a 10' dalla fine, diventando il più giovane italiano a esordire in Champions. Ed è stata una prima volta anche per Mexes, che non giocava titolare dall'infortunio al ginocchio di otto mesi fa. Il francese ha retto al centro della difesa con Bonera, ma non senza affanni. Soprattutto nel finale, quando un po' tutta la squadra si è addormentata, da Pato ai difensori, permettendo a Bystron e Duris di firmare il pareggio, che per i cechi vale oro. Al Milan costa invece qualche centinaia di migliaia di euro.