De Rossi: il terzo posto sarebbe un miracolo
La dichiarazione di voto è vecchia di una settimana, ma è andata in onda al giorno giusto e nel momento giusto. I motivi della fiducia accordata dalla squadra al premier Luis Enrique e il programma del primo anno della nuova legislatura romanista li fornisce l'onorevole Daniele De Rossi, intervistato in esclusiva da Sky 3D per presentare la trasmissione tridimensionale di Roma-Juve. «Se arrivassimo tra le prime tre sarebbe un miracolo sportivo. Prima di tutto - spiega il centrocampista - dobbiamo continuare su questa strada per trovare l'identità. Ma dire adesso quale sarà il nostro obiettivo, visto che è tutto nuovo, è molto difficile. Luis Enrique, se proprio devo trovare una somiglianza, mi ricorda Spalletti. Anche lui ha portato qualcosa di nuovo e bello e ha fatto giocare la Roma davvero bene. La cosa che mi fa ben sperare per il futuro è che, con Spalletti, abbiamo iniziato ad andare forte dopo Natale». A proposito l'ex tecnico giallorosso difende il suo successore: «Luis Enrique ha bisogno di tempo. Non si può fare tutto in due mesi, io a Roma sono stato impallinato fino a dover lasciare». Pollice alto per Luis Enrique anche da De Rossi e per tutti gli interpreti della rivoluzione culturale: « Josè Angel ha delle qualità incredibili, ma sarebbe un vero peccato non citare Bojan, Lamela o Kjaer. Secondo me, però, quello che sta facendo meglio è Pjanic, un bambino con un carisma da veterano». Gli apprezzamenti non mancano neanche per il nuovo ruolo, la Juve e Antonio Conte: «Amo molto fare il regista o l'interno un po' più avanti. La Juve è destinata a tornare nelle vette del calcio europeo e Conte ha portato concretezza». L'allenamento di ieri ha visto i ritorni nel gruppo di Rosi (sente ancora dolore alla caviglia) e Pizarro. Si vedrà giorno per giorno, ma tutti e due possono farcela per lunedì. Diversi giocatori, Totti in testa con la moglie Ilary, hanno partecipato in serata all'inaugurazione della gioielleria Brusco ai Parioli.