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Biancocelesti di nuovo in zona Champions

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Quattroatti, qualche lieto fine, qualche farsa, qualche tragedia: come quella della Roma uscita dal Franchi fiorentino con le ossa rotte e con un pesante fardello di perplessità sulle spalle. Toccava ai cugini, ieri sera, bilanciare gli umori cittadini nel compitino non particolarmente severo contro il Novara, comune affetto per Piola eroe di entrambe le formazioni. Venti minuti e pratica archiviata, Biava e Rocchi su palla inattiva, i piemontesi letteralmente schiacciati. Poi la Lazio ha fatto qualche concessione, ma l'indirizzo della gara non ha mai dato la sensazione di potersi modificare. Pappata di Klose, per altro sempre grandissimo, poi punto esclamativo di Rocchi. E così la Lazio si riprende la zona Champions, e soprattutto riduce a due punti il distacco dalle seconde, Milan e Udinese. Ha lasciato in eredità, il ponte calcistico, una certezza che era stata espressa a chiare note dal recente passato: lo scudetto è una sfida a due, la Juventus ancora esente da sconfitte, il MIlan che ha ingranato la quinta con qualche ritardo, ma poi è diventato una macchina da guerra. Dopo la resa dell'Inter, terzo incomodo è rimasto Guidolin, l'Udinese è qualcosa di più di una sorpresa dopo lo splendido campionato scorso. Altre notazioni: è caduta l'ottava testa, ormai quasi la metà dei partenti ha cambiato pilota in corsa. Di Francesco ha avuto poca fortuna ma non è che disponesse di un organico sontuoso, ora ci proverà Serse Cosmi, sperando di riscattare la breve, grigia parentesi di Palermo. Da stasera si torna a parlare della Champions, in campo il Milan per assolvere un impegno burocratico a Plzen, qualificazione in tasca, secondo posto non migliorabile. A tremare saranno altre grandi, dal Chelsea al Porto (scontro diretto con lo Zenit), al quasi disperato Borussia. Domani sinecura per l'Inter già prima, tappa fondamentale invece per il Napoli, che dovrà vincere a Villarreal per non doversi affidare all'orgoglio del Bayern, in trasferta indolore a Manchester. Gli spagnoli sono a pezzi, ma si batteranno con i denti per evitare l'umiliazione di una chiusura a quota zero.

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