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Vendetta degli ex Tusek e Righetti stendono Roma

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Virtus troppo molle e confusionaria Le vecchie bandiere alla riscossa

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Cosìla vittoria su Cantù ha preso il valore di un episodio, figlio dei problemi fisici dei brianzoli e della stanchezza che si ha di ritorno dalle trasferte di Eurolega (e la Virtus lo sa bene avendo in passato frequentato spesso il salotto buono del basket). Ci sono problemi evidenti di equilibrio nei quintetti che Lardo schiera e l'improvviso stravolgimento di consolidate gerarchie sta minando le già poche certezze di una squadra che fatica a trovare punti di riferimento. Come già accaduto con Cantù il coach dei capitolini ha deciso di spedire tra i primi cinque Djedovic, proseguendo quindi con il tentativo di recupero attraverso una responsabilizzazione del giovane bosniaco. Pur continuando a giocare una pallacanestro assolutamente anarchica il ragazzo ha premiato la scelta con un avvio di energia, emulato dal granitico Crosariol: 8-0 dopo 2' con Caserta in evidente difficoltà e risollevata dalle mani di velluto di Andre Smith. Al 10' è 20-15 con Roma che ha cavalcato l'onda italiana per produrre un allungo sostanzioso. Mordente e Datome si sono trovati sul campo come se giocassero insieme da una vita mentre capitan Tonolli ha dato energia difensiva e così, con un canestro del nuovo arrivato l'Acea ha toccato il +15 (33-18). Caserta ha però reagito sfruttando il calo di qualità dell'attacco romano coinciso con i cambi che hanno portato gli indigeni in panchina rientrando all'intervallo lungo, grazie anche a Collins, sul 39-32. Al rientro sul parquet la partita ha cambiato volto. Perché la Pepsi ha iniziato a macinare gioco dal pick and roll. Lo ha fatto innescando, grazie alle grandi capacità di Andre Collins, sia quel grande talento che risponde al nome di Andre Smith ma soprattutto i due grandi ex, al secolo Marko Tusek e Alex Righetti. Il romagnolo, che a Roma ha giocato stagioni importantissime dando molto ma ricevendo forse un po' meno, ha voluto regalare ai sui tifosi di un tempo, che alla fine lo hanno a lungo applaudito, il meglio del suo repertorio da realizzatore. Così, in 20' la Virtus è riuscita a subire 52 punti, cosa impensabile da parte di una squadra che dovrebbe fare della difesa il tratto caratterizzante. Il riavvicinamento è stato costante. 46-43 al24'34", con Andre Smith, anche se Mordente ha provato a tenere lontana la squadra campana: 58-53 al 30', con un tiro, sulla sirena del canadese Dornekamp, che ha pesato tanto. E l'ultima frazione è stata una sfida nella sfida. Caserta subito in vantaggio, 60-61 con una tripla di Righetti al 31'20". Roma ha rialzato la testa e ha provato un allungo che avrebbe potuto minare la voglia di Caserta (Tucker per il 69-61). Ma le giocate di Collins si sono dimostrate un rebus irrisolto e così si è arrivati ad un finale dove Caserta ha messo la freccia con punti pesantissimi del romano Maresca e ha suggellato con l'inarrestabile Righetti. Roma, attesa dalla trasferta di sabato a Treviso, va dietro la lavagna.

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