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di Gianfranco Giubilo Ancora una volta il primato, provvisorio, si sdoppia.

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Dopoil gol di Isla, incredibili i cinque minuti finali. Due rigori: Di Natale ipnotizzato da Julio Cesar, Pazzini che scivola sul dischetto e manda alle stelle, mentre vedono il rosso Zanetti e Ferronetti. Nessun problema per il Napoli, il Lecce tiene per mezz'ora, poi Lavezzi, Cavani e Dzemaili, in rapida successione, gol inutili nella ripresa, Per i pugliesi, sembra la cronaca di una morte annunciata. Neanche il weekend allungato è abbastanza, adesso il campionato adotta il ponte, caro agli studenti e a chi non ha tanta voglia di lavorare. Una giornata scaglionata in quattro date diverse, altrettanto scaglionati (prego, attenti ai refusi!) i tifosi di tutta Italia, obbligati a frenetici zapping sui telecomandi per tenere sotto controllo la situazione. In attesa del «monday night» che vedrà protagonista la Lazio contro il Novara, accantonati gli anticipi imposti dalla Champions League, per una volta tanto il pomeriggio domenicale vedrà tra i suoi interpreti anche la Roma: che come Ugo, la simpatica talpa di Sky, avrà qualche disagio per abituarsi alla luce del sole, visto che finora le hanno inflitto tutte le notturne possibili. La trasferta di Firenze arriva dopo otto giorni di polemiche, quelle scatenate dall'Osvaldo furioso con la pizza, senza neanche la birretta, rifilata all'irriguardoso Lamela. Poi sono sopravvenuti i castighi, autolesionistici, della cui utilità deve essersi reso conto anche il Luis Enrique visto ieri sull'orlo di una crisi di nervi. Ma non per questo tentato di ripiegare su meno isterici atteggiamenti, così la sua Roma affronterà una trasferta rischiosa, e non soltanto perché sulla panchina viola ci sarà il vecchio nemico Delio Rossi Dietro la lavagna l'unico bomber autentico, a casa l'acciaccato Borriello, Totti tra i convocati ma neanche lui al massimo, il tecnico stupirà tutti ancora una volta, sperando magari che i rivali non riescano a riaversi dalla sorpresa. Ma la classifica assegna il proscenio a una partita dal pronostico soltanto in apparenza segnato, quella che dovrebbe consentire alla Juventus di riprendersi il primato solitario. Però Conte, che ha regalato ad Allegri elogi i incondizionati, non si fida del Cesena reduce da due vittorie a seguire. Ma se è vero che il nostro campionato non suggerisce verdetti scontati, è vero anche che la Juve, priva di impegni europei, sembra in salute.

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