La Lazio riscopre il mal d'attacco
Tutto si poteva pensare in casa Lazio alla vigilia del campionato, fuorché che l'attacco risultasse meno efficace rispetto alla passata stagione. Eppure le cifre dicono questo: 16 gol in 12 gare, 1.33 a partita. L'anno scorso furono in tutto 55, con la media di 1.44. Floccari-Zarate meglio di Klose-Cisse? Non è proprio così, ma è innegabile che lo 0 collezionato nei big match con Napoli e Juve qualche preoccupazione l'ha destata. Della crisi di Cisse si è già detto. Il francese non segna in campionato dal debutto a San Siro, il 9 settembre. In assoluto è in astinenza dalla settimana successiva: rigore al Vaslui. Il vero dato nuovo delle ultime settimane è che se si ferma Klose per la Lazio il gol diventa una missione impossibile. Finora il tedesco aveva nascosto tutte le magagne di un reparto in difficoltà, ma è bastata la sua assenza a Napoli e la prestazione sottotono con la Juve a far palesare alcuni problemi. Finora alla Lazio, oltre ai gol di Cisse, sono mancati quelli di difensori e centrocampisti. Se si esclude Lulic, il resto del fatturato è tutto da ascrivere ai quattro attaccanti (ci sono anche i gol di Sculli e Rocchi) e ad Hernanes. In tutto fanno sei marcatori. La Juve, per dirne una, ne ha mandati a segno 8, il Milan 11, la Roma e l'Inter 9. A questo punto del campionato, l'anno scorso i biancocelesti che avevano trovato la via del gol erano otto, compresi il centrocampista Ledesma e il difensore Dias. Manca qualcosa da Kozak - che però esplose principalmente nel girone di ritorno - e manca soprattutto Mauri. Il brianzolo è tra i pochi a sapersi inserire con continuità in zona gol e a servire assist perfetti alle punte. Basti pensare che a Milano, nell'unica vera partita giocata in campionato quest'anno, aveva mandato in rete sia Klose che Cisse. Mauri non rientrerà prima di febbraio-marzo. E un'assenza così lunga difficilmente lo restituirà in uno stato di forma ottimale. Difficile trovare sul mercato un giocatore delle sue caratteristiche, più opportuno sperare che Klose ricominci subito a segnare e che anche Cisse si svegli. Il francese non ha fatto polemiche per la panchina contro la Juve.Chi ci parla ogni giorno riferisce di un calciatore sì nervoso, ma solo con se stesso. Un Cisse che non vede l'ora di sbloccarsi per ricevere l'abbraccio dei tifosi, vera e propria benzina per il suo spirito. Ieri, anche per ritrovare un po' di quell'esaltazione che gli manca, è volato ad Atene per assistere alla gara del suo Panathinaikos in un ambiente dove è ancora venerato. Reja, dal canto suo, cercherà di sfruttare al meglio la sua voglia di riscatto giovedì contro il Vaslui, quando il francese guiderà l'attacco con Klose. Il suo rapporto col gol si interruppe contro i romeni, chissà che il cerchio non si possa chiudere contro gli stessi avversari.