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Bella Lazio ma passa la Juve

Lazio, delusione di Brocchi dopo la sconfitta contro la Juve all'Olimpico

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La Lazio perde dopo oltre due mesi davanti a un'ottima Juve al quarto scontro diretto vinto e in testa alla classifica con pieno merito. Decide un contropiede di Pepe sul finire del primo tempo, poi tanti assalti biancocelesti, un rigore non visto per un fallo di mano di Barzagli e un palo clamoroso di Hernanes ma anche almeno tre nitide occasioni per il raddoppio. Scappa via la Juve ora attesa dal recupero a Napoli, i padroni di casa vanno a Vaslui a giocarsi un posticino in Europa League con una sconfitta che sarà difficile da digerire. Reja sceglie Rocchi e lascia in panchina Cisse per la prima volta in questo campionato. In difesa fiducia alla coppia Stankevicius-Diakitè, Konko recupera mentre alle spalle del fantasista Hernanes solito terzetto con Ledesma in mezzo, Brocchi e Lulic ai suoi lati. Conte recupera Pirlo che è stato in dubbio fino all'ultimo e presenta la squadra titolare che si è guadagnata il primato in classifica con una partita in meno prima del sorpasso dell'Udinese. Dietro ancora Chiellini spostato a sinistra con la coppia Barzagli-Bonucci in mezzo. In attacco accanto a Matri c'è l'incubo Vucinic, mortifero in almeno tre derby con la maglia giallorossa. Alla fine sono oltre sessantamila gli spettatori presenti con almeno 10.000 juventini sparsi all'interno dell'Olimpico. Applausi convinti anche dalla Sud mezza bianconera al perfetto show di Olympia che compie i tre giri canonici e atterra tranquillamente sul trespolo biancoceleste. Si parte con la Lazio che prova il pressing alto, si affida a Lulic sulla sinistra e prova a sfondare con Hernanes. L'avvio è buono, Reja chiama l'assalto ma dopo dieci minuti la Juve si assesta e comincia a sfondare sui lati. Radu soffre la coppia Lichtsteiner-Pepe, dall'altra parte Konko di deve arrangiare come può su Vucinic. Al 16' Pirlo calcia una punizione velenosa, Marchetti fa il possibile, Lichtsteiner sbaglia il tap-in. Reazione immediata: Barzagli sbaglia, Rocchi tira, Buffon devia ma la palla finisce sul braccio del difensore juventino: sarebbe rigore, l'arbitro non vede. La Lazio gioca bene, la Juve anche, è una partita bellissima. Al minuto 33 tutto gira: contropiede biancoceleste perfetto, Hernanes serve Rocchi ma Buffon è prodigioso. Sul capovolgimento la ripartenza ospite è letale con Pepe che raccoglie tutto solo un assist al bacio di Matri. Juve in vantaggio, la Lazio sbanda ma la salva Marchetti (la sua imbattibilità si ferma a 421 minuti) e così si va al riposo sullo 0-1. Si ricomincia con Gonzalez al posto di Brocchi infortunato e la banda di Reja che prova a mettere la testa fuori dalla buca mentre la Juve arretra in attesa di tempi migliori. Al quarto d'ora ottima azione biancoceleste, cross di Gonzalez, Hernanes tira a botta sicura ma il palo salva Buffon che, poco dopo, è reattivo su un destraccio di Klose. Al 20' è l'ora di Cisse: esce Rocchi mentre Conte inserisce Giaccherini per Vucinic con il chiaro intento di sfruttare il contropiede. Reja tenta il tutto per tutto con Sculli per lo stanchissiimo Lulic, ora è un 4-3-3 molto offensivo. Giaccherini ha sul destro il match-point, Marchetti tiene in vita la Lazio con un riflesso straordinario. Ora è un assedio, senza lucidità ma con tanto cuore perché i biancocelesti si sentono defraudati. Si rischia in contropiede, Matri sfiora il raddoppio, la Lazio non c'è più, finisce con la Juve a festeggiare sotto la curva.

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