L'Italvolley sogna
PaoloAvesani Non c'è più Ball in regia? Vero; non sta disputando una grande Coppa del mondo. Il livello tecnico non è quello di Pechino 2008? Può darsi. Ma gli Usa sono la squadra campione d'Olimpia, l'unica capace di interrompere il dominio brasiliano nell'ultimo decennio. Un gruppo che attacca forte, difende tanto e non molla mai. Se l'Italia di Berruto l'ha piegato 3-1, conquistando la quinta vittoria di world cup, è perché, come racconta un esausto Ivan Zaytsev: «Questa squadra ha più voglia di vincere rispetto a chiunque si trovi al di là della rete. E riesce a vivere con grande lucidità i momenti caldi di una partita». Un successo che: «Senza la determinazione di ferro che abbiamo messo in campo - continua il martello della MRoma - non sarebbe stato possibile». Parole che raccontano meglio di tante altre come sia stato possibile vincere, 41-39, un primo set che si perdeva 15-20. Nella prima frazione gli azzurri partono bene ma, sotto la pressione del servizio avversario, cominciano a soffrire in ricezione. Subito il break, Berruto inserisce Parodi per Zaytsev. La squadra annulla il gap e comincia la battaglia nella battaglia. Stanley spinge a tutta, ma la zampata vincente è di Savani. Se nel secondo parziale l'Italia ha un Lasko extralusso e trova il break giusto al momento giusto; nel terzo gli Usa rendono pan per focaccia. Ma nel quarto arriva la straordinaria prova di carattere: gli Usa si dannano l'anima, ma Lasko è infermabile e l'ultimo pallone lo mette in terra Travica. Una grande impresa, complicata da una stanchezza che, a metà di questo massacrante torneo, si fa sentire. «Oggi, forse per la prima volta, abbiamo accusato il peso di dover sempre tenere al massimo la soglia dell'attenzione». Una stanchezza che non risparmia nessuno: «Non siamo stati gli unici ad aver accusato un calo. Il Brasile ha dovuto faticare per vincere contro la Cina». Ma siccome, come prosegue Zaytsev: «La partita con gli Stati Uniti era il crocevia fondamentale per il prosieguo delle nostre chance di qualificazione a Londra», gli Azzurri ci hanno creduto fino in fondo, pronti a prepararsi: «Ad un trittico di partite infernale. Chi sopravvive, magari facendo 9 punti su 9, può ambire non solo ad un posto olimpico ma anche alla vittoria della Coppa». Oggi non si gioca: prossimo impegno domani (Sky Sport 2 ore 10.20), contro Cuba. Altro avversario spinoso, dai grandi mezzi fisici e atletici, che ieri ha sconfitto 3-1 la Serbia campione d'Europa.