Roma svolta con la stella Evans
Ecosì in un solo giorno, dopo l'incubo di vedere vestire la casacca giallorossa a un Giovacchini qualunque, i tifosi dell'Acea si sono ritrovati con l'ufficializzazione dell'accordo con Marco Mordente, già vicino in passato alla Capitale, e soprattutto con quello verbale, mancano le firme che per il fuso orario e gli ultimi dettagli erano attese nella notte, con il giovane fenomeno della Nba Tyreke Evans, guardia del 1989, alto 198 centimetri, scelto nel draft 2009 dai Sacramento Kings con il numero quattro. Accantonato il sogno di portare a Roma Andrea Bargnani, quando sembrava che l'accordo con lo sponsor a luci rosse Ashley Madison fosse ormai cosa fatta, Toti ha avuto un guizzo di orgoglio andando ad allungare la pattuglia di grandi giocatori scesi nella capitale (basti pensare ad Antony Parker e Dejan Bodiroga) con questo ragazzo dal carattere un po' ribelle e difficile (ha avuto problemi con la giustizia per una fuga in macchina conclusa con l'arresto da parte della polizia), ma che oggi è di diritto tra i migliori giocatori del basket Nba. Dotato di una grandissima visione di gioco Evans può giocare indifferentemente da playmaker e da guardia. Ha vissuto una carriera da predestinato mietendo successi personali fin dall'high school tanto da partecipare al McDonald's-All American e ricevere la nomina di Mvp. Al momento di scegliere il College dove proseguire la sua carriera, nel 2008, ha deciso per Memphis. La sua carriera universitaria è durata un solo anno con 17.1 punti di media in 37 partite giocate. Quindi il passaggio nella Nba dove è stato uno dei soli quattro giocatori, con Oscar Robertson, Michael Jordan e LeBron James, a mettere insieme almeno 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media nel loro anno da rookie, numeri che gli hanno consentito di laurearsi di «Rookie of the Year 2009-2010». Nello scorso campionato per problemi fisici ha giocato 57 partite (7.8 punti, 5.6 rimbalzi e 4.6 assist di media) per una fascite plantare. Con Evans l'Acea Roma ha raggiunto un accordo che va però formalizzato e che prevede un possibile ritorno negli Usa se le trattative che in questi giorni hanno riavvicinato giocatori e proprietari porteranno all'avvio della stagione Nba. La notizia fa quasi passare in secondo piano l'accordo con Mordente che arriva nella capitale con un contratto di un anno sul quale però la società capitolina ha fatto inserire una clausola di uscita esercitabile a proprio favore al 31 dicembre. Proprio questa postilla ha creato tensione tra le due parti ma la voglia di rimettersi in ballo del giocatore alla fine ha avuto la meglio. Mordente sarà a disposizione di Lardo fin dalla sfida di domenica contro la Benet Cantù mentre per Evans tutto dovrebbe essere rimandato a sabato 3 dicembre quando al Palazzetto di Viale Tiziano arriverà la Pepsi Caserta.