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Nel complesso il saldo delle italiane resta positivo

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Esoprattutto trova un primo posto inatteso, con l'Inter che era la meno quotata del terzetto, almeno dopo quella disastrosa fase di avvio della stagione, prima che Ranieri la risollevasse almeno in Champions. La vetta della classifica le offre prospettive rosee per quando i sorteggi stabiliranno gli accoppiamenti per gli ottavi di finale. Dovrà invece adeguarsi alla seconda fascia il Milan, che avrebbe dovuto battere i marziani del Barcellona per balzare in testa. Gioca una buona partita, onorata dalle due formazioni per il divertimento della folla, da festa per gli occhi la magia di Boateng e l'azione che manda in gol Xavi, alla fine vincono i catalani, ai quali sarebbe comunque bastato il pari dopo lo scivolone del Milan in Bielorussia. Tra tante perle, le boiate a raffica di Stark, però senza favori per nessuno. Manca ancora uno sprint decisivo al Napoli, non lo mette al riparo il punto di vantaggio sul City, scavalcato al San Paolo da una squadra nella sua migliore espressione stagionale. La trasferta di Villarreal è soltanto in apparenza agevole, perché la formazione spagnola farà di tutto per non umiliare la sua tradizione chiudendo a zero punti la fase di qualificazione, anche se non ha la possibilità di cercare il rifugio dell'Europa League, sempre che rifugio si possa definire. Del resto il Napoli, che ha ampiamente dimostrato di privilegiare gli affari esteri rispetto a quelli interni, non sembra si possa distrarre a un passo dal traguardo più ambito, che la composizione del girone minacciava di precludergli. Minor fortuna per altri italiani, Spalletti e Criscito, il loro Zenit non è riuscito a superare l'Apoel di Nicosia, capofila a sorpresa. E così sono i ciprioti a entrare nella storia. Rischio di esclusione anche per il Chelsea, il Bayer lo sottomette.

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