Cavani porta Napoli in Paradiso
Il Napoli si conferma bestia nera del Manchester City. Spettacolo e coronarie a rischio in un una partita indimenticabile che il Napoli fa sua per 2-1. Mazzarri e la sua band hanno un piede negli ottavi di Champions. E possono contare su un Cavani ritrovato. Il Matador quando vede il City, vede rosso. Lo ha «matato» all'andata e al ritorno. Questa volta con una doppietta, Balotelli firma il momentaneo pareggio. Il clima e la coreografia sono da brividi: il San Paolo è esaurito sugli spalti, la curva dedica un striscione alla madre di Maradona, mentre in tribuna vip dove si sono accomodati, tra gli altri, anche Capello e Baldini. Il lusso di Mancini è far ruotare cinque giocatori e partire con (un po') meno qualità e più forza fisica, quella di De Jong e Yaya Tourè in mediana e di Balotelli e Dzeko in avanti con Aguero in panchina. Mazzarri non ha di che giostrare e schiera l'undici tipo con Inler più basso rispetto a Gargano per aiutare la difesa. Tatticamente vince Mazzarri. È grande Napoli, anzi la «versione Champions»: tutto azioni di prima e in velocità dei tre tenori con Hamsik e Inler finalmente in cattedra. A facilitare il compito dei padroni di casa, l'idea di Mancini di tenere bloccato davanti al reparto arretrato De Jong, mossa che di fatto concede un uomo in più agli avversari in mezzo al campo e qualche spazio di troppo per il tridente delle meraviglie che più volte si affaccia nell'area avversaria. I napoletani hanno però la loro spina nel fianco nel possente Yaya Tourè e in Silva. Come all'andata è il «Davide» Napoli ad andare per primo in gol e lo fa sempre con Cavani. Il Matador sfiora di testa e segna il suo secondo gol ai Citizens (17' p.t.) e il San Paolo diventa una bolgia. Il Napoli però cala d'intensità permettendo al City di riprendersi dallo choc. Ci vuole un disimpegno errato di Aronica che rinvia rasoterra sui piedi di Silva, davanti a De Sanctis, e Balotelli, faccia alla porta, non perdona. Si va al riposo con una partita apertissima. Il Napoli ricomincia con l'aggressività smarrita e dalla doppietta di un scatenato Cavani: cross di Dossena e conclusione che trafigge l'estremo difensore inglese. Il «leone» Inler è costretto a uscire per infortunio, al suo posto Dzemaili, autore di un'altra prova deludente. Il Manchester affonda, come aveva fatto nel primo tempo, sulla sinistra degli azzurri. È da qui che nasce una ghiotta possibilità per Balotelli, fermato in fuorigioco. Al 24' il Pocho salta tutti come birilli, ma la porta per lui è sempre chiusa. Lo sterile possesso palla del Manchester convince Mancini che è ora di fare il primo cambio: fuori De Jong e dentro Nasri come trequartista. Ma è il Napoli che sfiora il 3-1: incredibile il palo di Hamsik a portiere battuto e strepitoso De Sanctis per ben due volte su Super Mario. Al 36' è il momento di Aguero. Il finale è una sofferenza pazzesca e inenarrabile con un intero stadio a fare da dodicesimo uomo.