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Champions League: Milan-Barcellona 2-3

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Un contrasto fra Clarence Seedorf e Carles Pujol

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Cinque gol e grande spettacolo a San Siro, ma a far festa è il Barcellona. I catalani vincono 3-2 in casa del Milan e si assicurano il primo posto del girone H con un turno d'anticipo. Nessun dramma per il «Diavolo» che agli ottavi ci sarà anche se come secondo classificato. Rossoneri piegati da una squadra stellare che ha vinto con merito contro un buon Milan al quale non è bastato il gol del grande ex: Zlatan Ibrahimovic che, almeno in campo, si è ignorato con il nemico Guardiola. Inutile anche il gioiello di Boateng, finisce 3-2 per il Barca che può festeggiare anche il primo gol italiano di Messi. Si comincia con Allegri che sceglie la qualità: piazza Van Bommel davanti alla difesa, Aquilani e Seedorf in mezzo e Boateng dietro Ibra-Robinho. Guardiola sorprende: difesa a tre e tridente con Thiago Alcantara insieme a Messi e Villa. Il Milan parte forte e cerca di spaventare gli spagnoli, ma appena il Barca accelera son dolori e, al 14', Keita cerca sul secondo palo Xavi, Van Bommel arriva prima, ma devia alle spalle di Abbiati per un maldestro «autogol dell'ex». Doccia fredda per i rossoneri, salvati al 17' da Abbiati sul destro al volo di Fabregas. Milan orgoglioso: al 19' Robinho da due metri manda alto, un minuto dopo Ibra trova il gol dell'1-1 su assist di Seedorf. Il Barca dà lezioni di calcio e al 23' Messi colpisce la traversa da pochi passi. Al 29' rigore per gli azulgrana: lieve trattenuta di Aquilani su Xavi e Stark fischia un dubbio penalty che Messi, al 31', realizza. Abbiati salva due volte su Villa e Messi, in mezzo destro al volo di Boateng e in chiusura un colpo di testa appena largo di Thiago Silva. Nella ripresa dentro Pato per Robinho. Al 9' Boateng inventa un gran gol, si beve Abidal e beffa Valdes per il 2-2. Dura poco la gioia rossonera perchè al 63' Xavi riporta avanti il Barca sfruttando l'assist di Fabregas. Entra l'ex Udinese Sanchez che impegna subito Abbiati. Finisce 3-2 per il Barca che chiude al primo posto, al Milan non bastano Ibra e Boateng, ma il Diavolo si è dimostrato all'altezza dei campioni in carica.

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