L'Udinese perde la testa a Parma
Micapoco, avendo anche una partita da recuperare e una classifica che già così sorride non poco. Nelle cinque trasferte che hanno preceduto il viaggio a Torino, il Palermo ha fatto un solo punto e non ha mai segnato. Eppure non gioca male, la squadra di Mangia: peccato però che nel calcio vinca chi butta la palla dentro. Lo fa Pepe al 20', sfruttando di testa un cross dalla sinistra di Chiellini: bravo lui e brava la Juve, mentre i siciliani dovrebbero mandare Ilicic a ripetizione di tiri in porta. Lo sloveno, che in attacco svaria da destra a sinistra senza compiti tattici precisi, esalta Buffon un paio di volte e in mezzo riesce anche a sbagliare un controllo sulla trequarti che gli avrebbe permesso di saltare lo stesso numero uno bianconero per poi depositare il pallone in rete. Ecco: fallite un paio di occasioni, il Palermo si consegnava poi quasi inerme alla Juventus la quale, strada facendo e dopo un clamoroso palo di Pirlo, si liberava anche delle scorie dei ventidue giorni di inattività. E così la ripresa era un dettaglio, un'autostrada da percorrere a duecento all'ora senza mai voltarsi indietro: Lichtsteiner dopo tre minuti si inventava un assist che Matri tramutava in gol con la solita rasoiata di destro (quinto gol in campionato), poi Vucinic pennellava un destro a giro che finiva fuori di un nulla prima di invitare Marchisio al tocco facile sotto porta (con annessa anche finta di Matri) che significava 3-0 e partita chiusa con largo anticipo. A quel punto Conte regalava minuti a Quagliarella (esordio stagionale a Torino) e Del Piero, ma nulla cambiava più. «Sono stati bravi i ragazzi – ha detto Conte alla fine - Hanno riattaccato subito la spina, ci siamo rivisti solo giovedì tutti insieme e abbiamo lavorato bene. Sulla carta avrebbe potuto essere una partita molto insidiosa. Non fossimo stati sul pezzo, saremo andati incontro a una brutta sorpresa. Era fondamentale ripartire bene dopo una sosta così lunga. Dove vogliamo arrivare? Io aspetto la fine del girone di andata: lì tireremo le somme. Di sicuro noi lavoriamo per ottenere il massimo: dopo averne incontrate 19, vedremo cosa si può fare e chi possiamo diventare». Alessandro Matri, cinque gol finora, è un uomo felice: «È stata una bella vittoria, abbiamo giocato bene concretizzando quasi tutte le palle gol che ci sono capitate. Una sfida tra me e Marchisio a chi segna di più? No: chiunque segni va bene, l'importante è portare a casa sempre i tre punti».