Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

dall'inviato NAPOLI Stavolta è sbottato.

default_image

  • a
  • a
  • a

C'èchi lo ha accusato di scarso impegno, chi se l'è presa più in generale con la prestazione di tutta la squadra, apparsa troppo rinunciataria al San Paolo. Appena salito sul pullman per tornare a Roma, il calciatore si è connesso a Internet, ha letto i commenti e si è sfogato duramente. «Ascoltate, ragazzi - le sue parole - ho letto alcuni commenti che mi hanno davvero infastidito e credo che alcune persone non capiscono nulla di calcio se scrivono queste cose». In realtà la frase, scritta in inglese, sarebbe ancora più esplicita: «I think that some people doesn't know a s... (shit?, ndr) about football». Traducibile approssimativamente con un «non capite un c... di calcio». Poi, nei «tweet» successivi il francese rincara la dose: «(Se pensate che) fare gol è facile, allora non capite niente. Lo 0-0 a Napoli è un grande risultato. Ricordate cosa ha fatto il Milan contro gli azzurri, è uno stadio dove è veramente difficile giocare e il Napoli è una squadra molto forte. Quelli che pensano queste cose la smettano di dire simili sciocchezze (rubbish), grazie. Io sono molto arrabbiato ora con questi ignoranti, buona notte ragazzi». Evidente il nervosismo per una situazione di grande sofferenza psicologica - «peggio degli infortuni», aveva confidato una settimana fa a L'Equipe - e significativo anche il fatto che ci sia qualche tifoso che comincia a rivolgere critiche a un giocatore accolto solo tre mesi fa a Fiumicino da una folla adorante. Reja per ora non ha messo in discussione il francese. È l'attaccante che ha giocato di più e anche al termine della gara di Napoli il tecnico ha detto di essere «molto soddisfatto della sua prestazione». Fatto sta che l'adattamento di Cisse al campionato italiano sembra procedere troppo lentamente. Anche a Napoli, dove era il principale terminale offensivo, il numero 99 preferiva allargarsi per ricevere palla piuttosto che andare a fare sportellate con i difensori centrali, veniva sempre incontro invece di dare profondità. È su questo, oltre all'aspetto psicologico, che Reja deve ancora lavorare. Car. Sol.

Dai blog