«Felice per le parate Sogno la nazionale»
SimonePieretti NAPOLI Un muro insuperabile: Federico Marchetti vive una notte da protagonista al San Paolo, parando tutto il parabile. E anche l'imparabile, come il tiro di Lavezzi, all'ultimo minuto, destinato in fondo alla rete. Poi è arrivata la mano di «Superman» che ha tolto dalla porta un pallone mortifero per i laziali. «È stata una gran parata, vale un gol - afferma con soddisfazione il numero uno - per il resto è stata ordinaria amministrazione. Abbiamo giocato una buona partita se escludiamo la parte finale in cui il Napoli ha avuto modo di crearci qualche problema in più. Ma eravamo menomati, Cissè era infortunato e non riusciva più a tenere il pallone, non riusciva più a far respirare la squadra. A un certo punto eravamo spaccati in due, non riuscivamo a salire, ma siamo stati bravi ad arginarli». Una super partita da parte del portiere laziale che consente alla sua squadra di uscire imbattuta anche da Napoli: finora, lontano dall'Olimpico, la formazione di Reja non ha mai perso. Quattro vittorie e due pareggi, quattordici punti su diciotto a disposizione, un vero primato. «Devo fare i complimenti ai miei compagni di reparto - afferma - chi é sceso in campo ha fatto benissimo, e non era facile considerando che mancavano tre dei quattro uomini della difesa titolare. La nazionale? Non ho perso le speranze, é un obiettivo che resta nei miei pensieri. Facevo parte del gruppo azzurro, e ne sono stato estromesso per motivi extracalcistici. Sono stato lontano dai campi di gioco per un anno, ma sapete tutti com'è andata: non é stato per demeriti professionali, tutt'altro. Spero di poter convincere il ct Prandelli con altre prestazioni di questo tipo, ma per far ciò dovrò continuare a far bene con la maglia della Lazio, e in questo momento é questa la cosa più importante». Marchetti ha subìto un solo gol nelle ultime sei partite, tra campionato ed Europa League: un dato molto confortante per il tecnico Reja, che nel post partita ha richiamato l'attenzione del ct Prandelli sulle prestazioni del proprio portiere. Col Napoli ha infilato una serie di interventi prodigiosi, due su Cavani, e due su Lavezzi, tanto per non scontentare nessuno. Plastico sul destro a girare dell'argentino, reattivo sull'uruguagio. E poi ancora sul colpo di testa ravvicinato dell'ex centravanti del Palermo, per arrivare al capolavoro finale. «Abbiamo giocato in piena emergenza - conclude Marchetti - la squadra ha saputo soffrire, uscendo dal campo con un risultato prezioso". Il portiere esce dal San Paolo a testa alta con il sorriso sulle labbra e un sogno biancoceleste. Con una marcata sfumatura d'azzurro.