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Abete applaude, Beretta non replica

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Ilpresidente Giancarlo Abete ha commentato così, attraverso una nota pubblicata sul sito della Figc, le dichiarazioni del numero uno del Coni Petrucci, lanciando un messaggio preciso ai club di serie A: «Per la stabilità e la crescita del sistema, è fondamentale che la Lega riprenda un forte impegno propositivo e operativo». In attesa della riunione convocata oggi a Milano - nella quale sarà elaborato un progetto di revisione dell'articolo 22 delle norme interne federali, che prevede la sospensione dagli incarichi sportivi per i soggetti condannati in sede penale come accaduto a Lotito, Della Valle e Mencucci - il presidente della Lega Maurizio Beretta non ha invece voluto commentare le critiche ricevute da Petrucci. Dagli ambienti di via Rosellini, però, sono trapelate alcune precisazioni: il presidente della Lega non si è mai dimesso, pur dichiarandosi disponibile ad abbandonare l'incarico fin dallo scorso marzo, quando è stato chiamato in Unicredit. L'eventuale potere di convocare l'assemblea elettiva non spetta oltretutto al vicepresidente (carica scoperta dopo la decadenza della Sensi), come ricordato da Petrucci, ma al presidente del Collegio dei revisori. Le parole del presidente del Coni sono state commentate anche da alcuni presidenti di serie A. «Sono d'accordo con Petrucci – ha dichiarato il patron del Cagliari Cellino – le cose devono cambiare: basta parole, ci vogliono i fatti». «Doping legale? Non so cosa voglia dire e non ascolto più quello che dice Petrucci», ha replicato il presidente del Palermo Zamparini. Critiche alla «sua» Juve anche da Tardelli. «Non riesco a capire - dice l'ex bianconero - se la linea che sta seguendo è giusta o meno, io sono uno di quelli che in genere chiude con il passato e riparte».

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