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Nba appesa a un filo, Europa a caccia di stelle

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Quandoormai l'accordo sembrava a un passo nella giornata di lunedì è arrivato il colpo di scena dell'ennesimo no dei giocatori che si apprestano a sciogliere il sindacato e portare in tribunale il Commissioner Stern e i proprietari con una class action. «Continuiamo a pensare - ha detto Derek Fisher, guardia dei Lakers e leader del sindacato - che questa sia la scelta più giusta. Noi puntiamo ad arrivare a siglare un accordo per i prossimi dieci anni». Durissima la replica di Stern. «Eravamo vicini alla firma ma poi i giocatori hanno fatto saltare tutto. Ora siamo pronti e non ci lasciamo certo intimidire. Purtroppo quanto è avvenuto rappresenta una vera tragedia che mette a rischio l'intera stagione. Chi rappresenta il sindacato si è comportato in maniera irresponsabile, se davvero volevano scegliere questa opzione avrebbero dovuto farlo tempo fa, in modo da poter salvare la stagione». Insomma neppure l'intervento di qualche settimana fa del mediatore federale e le parole di un grande tifoso del basket come il Presidente Barak Obama hanno fatto breccia nella linea oltranzista dei giocatori pronti a far saltare il banco. E se accadrà si scatenerà la caccia alle stelle. Qualcuno, come Tony Parker e Danilo Gallinari, ha già trovato sistemazione e se il lockout dovesse proseguire ecco che in Europa tante squadre potrebbero firmare i fuoriclasse d'oltreoceano. Il Barcellona attende speranzoso e vorrebbe assicurarsi i fratelli Gasol. «Se la stagione non partirà - ha detto Pau, stella dei Lakers - io e mio fratello vorremmo gocare con i blaugrana». Ma non sono solo i catalani a sperare. «Non resterò certo fermo per un'intera stagione» ha dichiarato Nowitzki, Mvp delle ultime finali con Dallas mentre Milano sembra essere sulle tracce del brasiliano Splitter, inseguito anche dal Maccabi Tel Aviv, dal Real Madrid, da Malaga e dal Caja Laboral. Fab. Fab.

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