Federer si rilancia a Parigi
Dovesi gioca il Roland Garros, sulla complicata terra battuta, ma anche l'ultimo Masters 1000 dell'anno, sul tappeto indoor certo più gradito di Bercy. Eppure lo svizzero, in otto partecipazioni nel sobborgo parigino, mai aveva giocato una finale, tra clamorose sconfitte (Benneteau 2009) e occasioni fallite (Monfils 2010): lo farà oggi (Sky Sport 2 dalle 15) opposto al beniamino di casa Tsonga (3-6 7-6 7-6 a Isner) dopo aver schiantato con 34 vincenti (e soli 13 errori) il ceco Berdych (6-4 6-3). La resurrezione autunnale di Federer, reduce da un annus horribilis (un solo titolo nei primi dieci mesi, raccolto peraltro nel modesto torneo di Doha), è tutt'altro che casuale. Come e ancor più del 2010, quando il logorio fisico ha stoppato i rivali, la classe dello svizzero ha ripreso il sopravvento: undici vittorie consecutive, il trionfo di Basilea e il percorso netto di Bercy (26 game persi in 4 partite), superando quota 800 vittorie in carriera (sono 801, 7° nella classifica assoluta). E così, mentre Djokovic combatte con il proprio fisico e Nadal è fermo ai box per ricaricare le pile, Federer rilancia alla grande la propria candidatura per il Masters di Londra, dominato lo scorso anno. E se davvero il serbo non riuscirà a risolvere i problemi alla spalla, alla O2 Arena lo svizzero partirà con i favori del pronostico. Ma alle Finali Atp manca ancora una settimana: prima Re Roger vuole conquistare Parigi.