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Un'occasione per cancellare i veleni di Calciopoli

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Intentolodevole quello di trovare nuove certezze nella giovane schiera a disposizione del tecnico, ma anche quello di mostrare un volto dell'Italia calcistica meno ignobile di quello emerso dalle isteriche reazioni alle sentenze di Napoli. Elegante la Juventus, secondo la tendenza della dirigenza attuale, nel chiedere la restituzione di due scudetti, a compiere il furto erano stati i soliti ignoti, con i quali la società non aveva contatti. E ridateglieli pure, quei tricolori, a patto di appuntarli sui baveri delle giacche di Moggi e Giraudo, loro sì che se li erano guadagnati. Malinconie di stagione, che gli Azzurri potrebbero almeno accantonare in attesa che qualcuno trovi un armistizio con il proprio cervello. Si giocherà a Wroclav, contro la Polonia prossima anfitrione della competizione continentale insieme con l'Ucraina. La sede non è il massimo per il clima stagionale, per colmo di jella il bel sole novembrino ci avrà lasciato, dice il meteo, quando martedì prossimo arriverà all'Olimpico l'Uruguay. Persi per strada Cassano e Rossi, già tanto se uno recupererà in tempo per l'appuntamento estivo, Prandelli è costretto a rivedere i suoi piani, attacco modificato per necessità, dagli scoiattoli si passa ai bisonti, Mario Balotelli caricato di responsabilità a fianco di Pazzini, teoricamente non una miscela ricca di attrattive, da vedere chi saprà felicemente decentrarsi, anche se Supermario nel City ha mostrato di sapersi adattare alla fascia. Esterni di difesa con la novità Abate e con Criscito a rilevare Chiellini, obbligato a completare con Ranocchia la difesa centrale. Garanzia assoluta il centrocampo con De Rossi, Pirlo e Marchisio, poi un intermedio da scegliere tra Aquilani e Montolivo. Tutte da verificare le motivazioni.

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