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Al San Paolo vince l'alluvione

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NAPOLI La grande attesa per Napoli-Juventus finisce sommersa dall'intenso e drammatico nubifragio che ieri mattina si è abbattuto su Napoli e zone limitrofe causando una vittima a Pozzuoli. La Prefettura, al termine di un vertice d'emergenza, ha preferito rinviare la partita per motivi di ordine pubblico e viabilità. «Una decisione saggia», ha detto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Con le forze dell'ordine, i pompieri e i mezzi, doverosamente impegnati nelle zone più a rischio, sarebbe stato impossibile garantire l'incolumità e la sicurezza a oltre sessantamila tifosi. Dunque, non tanto l'impraticabilità del campo, degli spogliatoi, o delle tribune che, dopo la sfuriata del tempo, sembravano praticabili, ma il buon senso di essere pronti a fronteggiare le emergenze. È il secondo big match dell'undicesima giornata, insieme a Genoa-Inter, a saltare. Anche il cattivo tempo ha voglia di dire la sua in un campionato mai tanto incerto e sorprendente.   Il ds del Napoli, Riccardo Bigon, ha condiviso la decisione della Prefettura: «Giusto il rinvio, ci adeguiamo anche se il nostro cammino si complica perché ci aspetta un ciclo tremendo di gare. Probabilmente si gioca il 14 dicembre». Ma non sarà quella la data, c'è il no secco e risoluto della Juventus. Il 12 dicembre, Conte e i suoi, sono attesi all'Olimpico dalla Roma, impossibile affrontare il Napoli 48 ore dopo. Si dovrebbe recuperare il 30 novembre, una scelta che la Lega Calcio è pronta ad avallare anche per stroncare sul nascere le proteste e le accuse di favoritismo da parte dei tifosi della «Vecchia Signora». Il Napoli sarebbe d'accordo nonostante il calendario affollato. Una domenica confusa: mentre si escludeva il recupero lampo lunedì pomeriggio con la Juventus in volo verso Torino, il Napoli rimaneva per ore in ritiro in attesa del fax ufficiale della sospensione. Poi il via libera.

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