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Primi in classifica, roba da non crederci dopo quel punto conquistato nelle prime due partite e quel lunedì nero dopo il Genoa con le dimissioni di Reja.

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Iltecnico biancoceleste gongola, crede nei suoi ragazzi anche se non si illude e aspetta Natale: «Stiamo bene lì, non abbiamo problemi anche perché abbiamo giocatori abituati ai posti alti della classifica. Sono queste le partite che la Lazio deve vincere se vuoi stare lassù. Spero solo che, se daremo fastidio non ci tirino giù (chiaro il riferimento alla passata stagione, ndr)». Il Parma si è messo tutto in difesa a protezione di Mirante e non era facile uscire con i tre punti: «Loro sono una squadra che si chiude e riparte con giocatori come Biabiany. Noi non siamo freschi, ma non posso pretendere di più in questo momento. Ho avuto il timore di perdere, ho fatto qualche modifica nel secondo tempo per evitare il peggio. Ad ogni modo non abbiamo preso gol: Diakitè, Dias, Radu e Konko hanno fatto una gran partita in difesa». Non possono mancare gli elogi al solito monumentale Klose: «Ha messo una palla al bacio. Aspettavo soltanto che entrasse, è andata bene così anche se abbiamo disputato sette gare in 22 giorni. Se si vuole dare valore all'Europa League si deve giocare il lunedì: perchè devono avere questa possibilità quelli della Champions e l'Europa League no? Purtroppo ci sono impegni televisivi, forse la Serie B, e devi giocare in queste condizioni. È vero, giocano pure all'estero, ma da noi ci sono più pressioni. Il mercato? Se c'è da migliorare qualcosa il presidente ha sempre dato l'ok ma ho una rosa adeguata». Citazione d'obbligo anche per Cisse che non si sblocca: «Anche stavolta ha cercato il gol ma non riesce a centrare la porta. Non vorrei s'innervosisse, l'altra partita ha fatto molto bene, questa un po' meno. Non possiamo pretendere da lui che faccia sempre gol e che abbia un rendimento altissimo. In questo momento, è un po' condizionato e alcune volte si sente insicuro in possesso palla. Questo non va assolutamente bene, deve mantenere serenità e tranquillità. Al momento della sostituzione, è venuto a cercarmi e mi ha dato il cinque». Anche Lotito non si esalta per il momento favorevole: «Mi sento normale, perchè sono abituato ad andare in montagna. Quindi non soffro le vertigini. Conta la determinazione, così come l'umiltà nel confrontarsi contro un avversario che potrebbe sembrare abbordabile. Klose? I nuovi acquisti sono stati scelti da me e dal direttore sportivo assieme a Reja. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi, convinti che questi innesti avrebbero accresciuto le potenzialità della squadra e il valore morale e abbiamo dato anche dato un respiro internazionale che mancava alla nostra formazione. La fatica? Speriamo che questi 15 giorni ci facciano recuperare risorse. I giocatori li mando al mare, così con lo iodio gli funziona meglio la tiroide». Lui. Sal.

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