Tra Napoli e Juventus una sfida dal sapore antico
Mazzarri cerca punti per rientrare nella corsa scudetto Conte tenta la fuga: «Il test più importante affrontato finora»
Chei due allenatori, lo vogliano o no, il posticipo al San Paolo è importante in vista dello scudetto: per i bianconeri potrebbe essere un significativo più otto (difficile da recuperare), per gli azzurri un meno due e giochi aperti nonostante la Champions che sottrae energie. Mazzarri e Conte si stimano: stessa capacità di tenere i giocatori sulla corda e stessa duttilità tattica. Il tecnico partenopeo, che dice di non pensare più a quest'estate quando era a un passo dalla Juventus, carica i suoi augurandosi che le scorie del mercoledì di Champions siano state assimilate dai titolarissimi: «La sconfitta di Monaco era immeritata, ma ci aiuta a crescere. Adesso spero che i nostri giocatori recuperino le forze mentali e fisiche, il match contro la Juventus è speciale per i nostri tifosi». Mazzarri si aspetta una gara molto tattica. «Sarà una partita a scacchi e spiace non aver avuto il giusto tempo per prepararla. Ma sappiamo che se lavoriamo ferocemente su noi stessi e se facciamo le cose al 130%, i risultati arrivano. Se siamo arrivati fino a qui in due anni, vuol dire che possiamo mettere in difficoltà chiunque». Il tecnico toscano deciderà solo all'ultimo se schierare in difesa Aronica, altrimenti spazio all'eroe di Monaco: Fernandez e forse anche Fideleff per Campagnaro (in odore di convocazione da parte di Prandelli). Sulla sinistra il solito ballottaggio Dossena-Zuniga. I «tenori» ci saranno e, su questo punto, Mazzarri dimostra di non aver gradito alcune critiche, a suo dire destabilizzanti, sulla posizione defilata di Cavani che non segna come l'anno scorso: «Cavani prima punta l'ho inventato io! Solo a Monaco gli ho chiesto un sacrificio e la fase difensiva l'ha sempre fatta». Anche Conte carica i suoi: «Napoli è il test più importante di questo inizio campionato. Abbiamo grandissimo rispetto per loro, ma non dobbiamo temere nessuno. Sono curioso di vedere come reagiranno i miei in un ambiente così difficile. Ho visto la partita di Monaco, il Napoli ha avuto la forza di rimettersi in gioco dal 3-0. A livello fisico non credo che saranno stanchi perché sentono molto questa gara. Inoltre credo che sia una delle squadre favorite per lo scudetto». Conte è prima di tutto allenatore, poi tifoso: «Nessuno vuole il bene della Juve più di me, ma sono l'allenatore e su questo faccio le mie scelte». E le scelte dicono che sarà confermata la Juventus che ha battuto l'Inter con Giaccherini a disposizione e Quagliarella non convocato per la contrattura rimediata venerdì in allenamento.