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Roma va a Siena Lardo vuole la partita perfetta

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Il tecnico prova a motivare i suoi «Non saremo vittime sacrificali»

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Datempo immemore ormai le gite a ridosso di Piazza del Campo sono fonte di dolori per i colori giallorossi. I tempi in cui Roma contendeva ai toscani la leadership nazionale, e spesso passava in trasferta, sono un ricordo sbiadito e proprio il legno su cui andrà oggi in scena l'impari sfida è stato teatro della partita decisiva, nella scorsa stagione, per dire addio ai playoff e alla licenza triennale di Eurolega. Pensare che oggi la Virtus possa sbarrare la strada a una squadra attrezzata per continuare la dinastia vincente tra i confini nazionali e provare a centrare l'agognata vittoria d'Eurolega al di fuori dei confini sa francamente di missione impossibile. E le parole del tecnico Lardo, rilasciate per presentare la sfida, non autorizzano certo all'ottimismo. «Abbiamo analizzato e cercato di digerire la sconfitta casalinga con Varese lavorando sodo sulle cose che abbiamo sbagliato e su tutto quello che dobbiamo perfezionare, come ad esempio gestire i momenti importanti nel modo migliore. A Siena sogniamo di giocare una grande partita, li abbiamo visti in Eurolega e ci è sembrata la squadra fortissima che tutti quanti conosciamo. È emersa chiara la grande difesa e tutto il potenziale che hanno a disposizione. Ho detto alla squadra di non andare con l'atteggiamento della vittima predestinata ma di giocare a testa alta. Ci vorrebbe comunque la partita perfetta per vincere lì. Noi dobbiamo limitare le palle perse, non ci dobbiamo far soffocare dalla loro difesa e giocare il nostro basket». Sognare, si sa, è lecito e non costa nulla, ma la dichiarazione del tecnico ligure racconta bene la differenza che oggi c'è tra le due squadre, sia a livello di organico che di ambizioni. La formazione di Pianigiani ha recentemente bocciato una sua scelta estiva chiudendo il proprio rapporto con DaJuan Summers per firmare quell'Igor Rakocevic che è da anni nel panorama europeo una garanzia di apporto offensivo di altissimo livello. Ed a proposito di mercato c'è da chiedersi se presto, magari non appena l'accordo con Acea verrà formalizzato, anche la società capitolina deciderà di mettere addizioni importanti in un roster che sta mostrando tutti i propri limiti. Manca un centro dominante e in cabina di regia la coppia Maetsranzi-Gordic non fornisce adeguate garanzie. Una società pronta a sfruttare il momento si sarebbe famelicamente gettata su Jared Homan, il lungo statunitense, ma di passaporto bulgaro, che la Canadian Solar Bologna ha messo fuori rosa dopo un alterco, con tanto di uso delle mani, tra il giocatore e il tecnico Finelli. Il passaporto europeo del giocatore consentirebbe poi di poter, dando il benservito a Gordic, puntare su un play Usa con punti nelle mani. Sarebbero mosse logiche. Quindi difficili per la Virtus Roma.

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