Cassano sotto i ferri per rinascere
Carminatiè considerato fra i massimi esperti internazionali nella chirurgia dei difetti cardiaci interatriali, come appunto il forame ovale pervio che, sabato scorso, avrebbe causato la lieve ischemia cerebrale al campione barese. Il professor Carminati si trasferirà dal suo ospedale (San Donato) all'ospedale Maggiore, per effettuare l'intervento. Questo perché i medici hanno deciso che sarebbe stato più complesso trasferire il calciatore nel nosocomio in cui abitualmente opera il luminare. L'intervento dovrebbe terminare già entro le 9, sarà una procedura di cardiologia interventistica in anestesia locale, per chiudere il «foro» che il cuore di Cassano ha tra i due atrii. Carminati vanta la casistica più alta in Europa per gli interventi sui difetti cardiaci congeniti interatriali, sia negli adulti che nei bambini. L'operazione che più di tutte l'ha reso celebre a livello internazionale risale a vent'anni fa, quando a Londra ha eseguito un intervento di valvuloplastica sul cuore di una bimba che ancora doveva nascere. Si tratta dell'unico caso al mondo in cui il paziente è sopravvissuto a un'operazione di questo tipo effettuata in utero. E proprio nell'aprile scorso Michela Tomatis, la ragazza che ha potuto vedere la luce grazie a questa tecnica pionieristica, ha conosciuto durante un convegno a Milano il chirurgo che due decenni prima l'aveva operata nel pancione di mamma. Questa mattina il cardiologo interventista correggerà l'anomalia al cuore di Cassano con un intervento che gli specialisti del settore descrivono come semplice, rapido e sicuro. Una metodica che si esegue in anestesia locale e non comporta alcuna incisione al torace. Verrà inserito all'interno della vena femorale un catetere con un ombrellino metallico che andrà a chiudere il foro. L'intervento potrebbe durare non più di una ventina di minuti. Il campione milanista potrebbe essere il primo paziente a entrare in sala operatoria, intorno alle 7.30-8. Dopo aver vissuto giorni di ansia, anche Allegri, intervistato ieri da Radio Montecarlo, è apparso più sereno. «Possiamo contare sul fatto che Antonio torni a giocare - ha dichiarato il tecnico dei Campioni d'Italia - i dottori hanno assicurato che ci sono ottime possibilità che possa farcela. Io sabato scorso non ero con loro in aereo - racconta l'allenatore milanista - perché stavo raggiungendo Livorno per vedere mio figlio nato da pochi giorni. Mi hanno raccontato che in aereo scherzava poi, quando è sceso, ha avuto giramenti di testa. Fortunatamente il nostro medico ha avuto l'accortezza e la premura di portarlo in ospedale e fargli fare subito dei controlli tamponando immediatamente la situazione. Devo fare i complimenti al professor Tavana che, con la sua tempestività e con la sua scrupolosità, ha evitato che Antonio riportasse conseguenze ben più gravi». Anche il suo compagno di squadra Alexandre Pato appare rincuorato. «Antonio è come un fratello, spero che vada tutto bene - si augura il brasiliano - e torni il più presto possibile, il Milan ha bisogno di lui, lo aspettiamo a braccia aperte. Sono convinto che avrò modo di giocare accanto a lui ancora tante partite».