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Bietolini «Per me è come la Champions»

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GabrieleBietolini, 38 anni di cui 21 in pista, romano e fantino doc (il padre Luciano si è ritirato con 2mila successi), fratello dell'allenatore Gianluca, domani sarà nel Premio Roma GBI Racing su Branderburgo, baio del 2007 della scuderia Dorna di Montaltuzzo, trainer Luigi Riccardi. Il figlio di High Chaparral è al terzo gruppo 1 quest'anno. «La forma migliore l'acquista a fine stagione - spiega Gabriele - lui viene avanti con gli impegni, gli sono affezionato e dopo tanti appuntamenti insieme ho capito pure come va montato». Il contesto del Roma è di quelli che non fa sconti, pur se il ritiro di Bubble Chic (vincitore in ottobre di un gruppo 3 in Inghilterra) ha alleggerito la pressione. «Branderburgo ha fatto grandi passi in avanti negli ultimi impegni ma deve correre come dice lui, in testa o nelle prime posizioni. Non ci sono tattiche, inutile forzarlo peggiorerei la situazione». Per domani è previsto tempo brutto e terreno pesante. «Non ha problemi. Forse questi potrebbero sorgere per Rio De La Plata, il favorito, che col bagnato troverebbe un po' lunghi i 2.000 metri». L'anno scorso quando il sauro di Godolphin vinse il Roma, Bietolini era su Saratoga Black, sesto. «Ritengo che una bella corsa la faccia Voila Ici, della scuderia Incolinx, sellato da Vittorio Caruso, team con cui ho lavorato 4 anni dal 1998 al 2001». Caruso in pensione e Riccardi, il trainer di Branderburgo, in ascesa dopo il successo nel Lydia Tesio con Quiza Quiza Quiza. «È stato un eccellente programmatore, l'ha portata al massimo al momento giusto, cosa difficile coi cavalli, soprattutto con le femmine». Un po' di adrenalina essere in sella nel Roma? «Sono premi che ti galvanizzano, come per un giocatore affrontare la Champions League». Enr. Ton.

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