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Il ct Brunel si presenta «Italia presto tra le prime 6»

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Sitratta del francese Jacques Brunel, duro capricorno guascone originario del Midi-Pyrenèes (è nato vicino a Auch il 14 gennaio 1956) che arriva alla guida degli Azzurri preceduto da una solida fama di grande lavoratore e leader spigoloso. L'avvicendamento ha il piacevole sapore di un deciso ritorno alla scuola francese che ha avuto in Fourcade, Coste e Berbizier i suoi fortunati epigoni. Brunel - accolto dal telegramma di benvenuto del Ministro Meloni - non ha smentito chi si attende un ritorno ai fondamentali del rugby latino: «Dalle mie squadre voglio soprattutto equilibrio. Equilibrio tra attacco e difesa - ha spiegato il nuovo coach dell'Italrugby - il mio obiettivo dei prossimi anni è portare l'Italia tra le prime sei al mondo e lottare per vincere il Sei Nazioni». Due scudetti vinti alla guida del Perpignan e due mondiali all'attivo come allenatore della mischia della Francia, Brunel ha espresso fiducia nelle potenzialità del sistema-Italia: «Il metodo è buono. Ci sono le Accademie federali, i club di base e i Superclub in Pro12 (l'ex Celtic League) e tutti dovranno lavorare per un obiettivo comune. La Nazionale è la vetrina del movimento ma fondamentale sarà il modo in cui vi arriveremo». Il nuovo Napoleone del rugby confermerà lo staff almeno fino al Sei Nazioni, la nuova avventura è appena cominciata.

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