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La coppa va onorata ma prima il campionato

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Poi,al momento di giocarla, l'Europa League diventa una scocciature. Tant'è, la Lazio si trova nella condizione di dover vincere a tutti i costi per non dover abbandonare con due giornate d'anticipo la possibilità di ottenere la qualificazione ai sedicesimi di finale. Quando, invece, le squadre, finalmente anche quelle italiane , si ricordano della vecchia coppa Uefa e sperano di andare avanti. Si spiega quindi e merita tutte le giustificazioni possibili, la decisione di Reja di affidarsi a un drastico turn-over con lo Zurigo.Si comincia alle 19, altro modo di uccidere ancora di più questa manifestazione allontanando il pubblico dall'Olimpico. Come non dare ragione al nocchiero biancoceleste che si ritrova tra adduttori fuori uso (Biava, Matuzalem e Gonzalez), caviglie doloranti (Hernanes), influenza (Brocchi), affaticamento da troppi impegni (Klose e Cisse) una squadra a metà. E allora perché rischiare? Tantopiù che la vicenda Mauri consiglia la massima cautela nella gestione degli infortuni. Una lesione di primo grado curata male nel centro di Asiago, un recupero affrettato si è trasformato in uno strappo che ha tolto una risorsa fondamentale del centrocampo laziali per tutto un girone. Va apprezzato il tentativo di Reja di passare il turno con la Lazio2 anche perché coinvolgere di più le cosidette riserve può solo avere risvolti positivi per il prosieguo della stagione. Oltretutto Cisse e Klose andranno in panchina e potranno essere schierati in caso di bisogno. Ma tutti sperano che i big possano riposarsi in vista del Parma.

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