La vecchia Roma a rapporto

LuisEnrique ha fatto il suo lunedì, ma ora ha bisogno di un supporto della società per garantirsi l'appoggio totale della squadra. Il direttore generale, preoccupato per la piega che stanno prendendo alcune dinamiche all'interno del gruppo, è intervenuto ieri iniziando alcuni colloqui «individuali» con i giocatori, a cui nei seguiranno altri nei prossimi giorni. Insieme alle sconfitte sono uscite allo scoperto le prime «magagne» della Roma, i malumori di qualche «senatore» e una certa distanza tra il gruppo dei nuovi e i vecchi. È proprio a questi ultimi che si sta rivolgendo Baldini, chiedendo ai vari Juan, Pizarro, Borriello e Perrotta di mettere da parte gli interessi personali e dare una mano all'allenatore. Poi, se le rispettive situazioni non saranno migliorate da qui a gennaio, la società è ben disposta a trovare una soluzione sul mercato. Per tutti. Il clima di Trigoria è ancora sotto controllo, tanto che a parte il caso di Totti con lo Slovan nessuno si è mai permesso di contestare in pubblico una decisione di Luis Enrique. Quanto durerà? Scavando nei pensieri della squadra le perplessità stanno aumentando. C'è chi, come Borriello, si sente messo da parte senza una evidente giustificazione, altri come Cassetti e Perrotta scontenti di essere esposti in campo a figuracce quando hanno giocato in ruoli non loro o si sono ritrovati in situazioni tattiche pericolose. Tutta gente che nello spogliatoio conta eccome e ha mostrato in passato di avere un caratterino niente male: Pizarro e Burdisso, per citarne altri due, sono tipi abituati ad alzare spesso la voce. Baldini sta iniziando a conoscerli adesso e per proteggere il «suo» Luis Enrique è pronto a far valere tutto il suo carisma. I mugugni e la «manovre» sotterranee vanno stoppati sul nascere ma non sempre si deve usare il bastone: l'allenamento di oggi, per esempio, è stato spostato di nuovo alle 10.30 come chiesto dai giocatori. LuisEnrique ha sperimentato negli ultimi due giorni le sedute alle 14 ma a quell'ora c'è il rischio di problemi digestivi, mentre iniziare alle 15 non consente di avere una luce ideale sul campo. Totti e De Rossi, al momento, non sembrano essere coinvolti da questo giro di «consultazioni», perché con loro non c'è nulla da risolvere. O meglio, una cosa ci sarebbe: il contratto del centrocampista ma la firma è ormai dietro l'angolo. «De Rossi è un giocatore della Roma - specifica per l'ennesima volta Sabatini a Radio Manà Sport - e rimarrà tale. Sono certo che l'accordo lo faremo. Borriello?Attraversa un periodo di sofferenza, ma ci tornerà utile. Arriverà il suo momento, anche perchè si allena con grande professionalità». Il ds è stato immortalato ieri sul tetto di Trigoria a seguire l'allenamento: l'«occhio di falco» preferisce osservare sempre dall'alto. I difetti da lassù si vedono ancora meglio.