Duck Feet trionfa nel «Premio Berardelli»
DuckFeet (toto 2.94, scuderia Dioscuri, trainer Stefano Botti, jockey Claudio Colombi) ha vinto il 26° Premio Guido Beradelli (16'15, gruppo 3, 2 anni, 1800 m, 88 mila, 9 partenti) di galoppo ieri a Capannelle, mantendo l'imbattibilità – 4 primi in altrettante uscite – ed aggiornato il record (con 1'5220) della corsa dedicata al dirigente che per 40 anni ha retto l'ippica italiana. Dopo la partenza fulminante di Blu Petraus (Incolinx, Caruso, C. Demuro) seguito dal favorito Lui E La Luna (Blueberry, Grizzetti, Branca) Duck Feet rimaneva al centro del gruppo. «La prima volta che correva a Roma, ho tenuto un'andatura normale, aspettando le mosse degli altri» spiegava al rientro Colombi, trentacinquenne pisano dal 1990 in sella, il cui allievo Nicola Pinna ha vinto in Giappone domenica un gruppo 1. All'ingresso in dirittura Blu Petraeus tentava l'allungo vincente seguito a distanza da Shukal (Genets, Botti, Mirco Demuro che puntava al tris dopo le vittorie 2009 e 2010) ma a 400 m dal palo venivano risucchiati da un imprendibile Duck Feet con alle calcagna Lui E La Luna – secondo staccato da una lunghezza e un quarto – ai quali si accodava per il terzo posto un ottimo Mamath (Pratesi, Brogi, Bietolini) figlio di Le Vie Dei Colori. Quarto Blu Petraeus. Al dissellaggio il baio scuro nato in Irlanda da Aussie Rules veniva festeggiato pure da 80 ragazzi dell'Associazione Romana Down che hanno passato un bel pomeriggio alle corse convogliati dall'allenatore Gianluca Bietolini. «Duck Feet è un soggetto freddo ed energico. Peccato non sia intero, per cui niente Derby. L'abbiamo dovuto castrare perché aveva problemi con le gambe posteriori» sottolineava con rammarico Botti in premiazione. Pur assente Freemusic, non ha brillato il favorito Ansiei (Eledy, Polito, Esposito) quinto nel Premio Unag vinto dal sauro ceko Johannes Kepler (8,13, Odchazel, Satra, Covertino).