Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Imperiosa replica biancoceleste alla fuga juventina

default_image

  • a
  • a
  • a

Saltainvece Giampaolo, il suo Cesena rimane ultimo a tre punti, ma in questo cammino tormentato la sfortuna ha avuto peso notevole. Forse dalla zona minata si è tratto fuori il Bologna, Stefano Pioli è riuscito finalmente a esorcizzare i fantasmi del Dall'Ara, stadio amico soltanto nella definizione. Ma era tempo di miracoli: quando Di Vaio interrompe un digiuno secolare e quando il gol della sicurezza lo firma il buon Loria, il destino ha emesso verdetto inappellabile. Continua nella sua marcia il Siena, che si lascia alle spalle nomi illustri, come Roma e Fiorentina. Per non parlare dell'Inter che oggi sarebbe in Serie B, un'onta che, unici in Italia, i nerazzurri non hanno mai sofferto nella loro storia. Paradossale parlare di squadra in lotta per la salvezza, ma la posizione è sorprendente al massimo, considerando le risorse della società e l'ampiezza dell'organico. La sconfitta interna contro la Juventus attuale può starci senza provocare drammi, ma una squadra prestigiosa chiamata ad affrontare traguardi di minima mai conosciuti può compilicarsi la vita, la storia del calcio insegna che ogni obiettivo va inseguito secondo la relativa mentalità, senza cullarsi nel prestigio del blasone. Ancora un turno prima della pausa dedicata alle amichevoli azzurre. Luis Enrique avrà giorni preziosi, auspicando però che la trasferta di sabato a Novara valga a confortare la non esaltante classifica, per mettere in fila i suoi scolaretti: che, con tutta l'indulgenza disponibile verso i più giovani, qualche forma di applicazione mentale dovranno pur studiarla. Sarebbe folle insistere nel vanificare tutto il buono prodotto dal gioco e dalle promesse individuali con vacanze mentali incomprensibili, soprattutto perché pesano sulla coscienza dei giocatori più collaudati. Se Cassetti, Juan e un Burdisso riscattato almeno dal gol concedono conclusioni elementari a un signore che si chiama Ibrahimovic, c'è qualcosa da rivedere. Anche, naturalmente, per quanto riguarda i frequenti blackout sui calci piazzati, il futuro pretende di avere sempre il volto sorridente di Lamela e delle sue giocate, in attesa che Totti torni ad accendere la luce.

Dai blog