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Pjanic: «Servono altre soluzioni»

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«Servonoaltre soluzioni». Il primo, timido, allarme lo lancia Pjanic. «Stiamo giocando bene ma abbiamo bisogno di soluzioni alternative anche se queste decisioni spettano all'allenatore. Abbiamo un problema di concentrazione, come dimostrano i gol presi da calcio d'angolo e l'aver perso l'uomo in area. Dobbiamo fare meglio». L'autocritica, però, fa subito posto alla speranza e alle poche cose buone: «Credo nella mia squadra e ogni volta giochiamo meglio della partita precedente. Sono sicuro che vinceremo la prossima, a Novara, e che siamo sulla strada giusta. La mia posizione favorita? Il trequartista, ma ho giocato in tutte le posizioni del centrocampo e non ho problemi a mettermi a disposizione della squadra. A me piace giocare dietro le punte, ma chi decide è il mister». Sintetica, e difficilmente non condivisibile, l'analisi di Stekelenburg: «Dobbiamo fare di più e migliorare sotto molti aspetti. Stavolta, ad esempio, siamo andati molto meglio nella ripresa e meno bene nel primo tempo». L'altro sos, sempre costante, arriva dall'infermeria. La sfida di ieri ha lasciato dei ricordini a Borini e Juan, rispettivamente le vittime numeri otto e nove di infortuni muscolari in stagione. I sospetti dell'immediato parlano di una lesione di secondo grado (almeno 45-60 giorni di stop) per il primo e di una lesione di primo grado (c'è qualche speranza che possa trattarsi solo di contrattura) per il secondo. Domani le due ecografie. M.D.S.

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