Ancora Red Bull ma Alonso c'è
In India continua il monopolio di Vettel: pole davanti a Webber Lo spagnolo della Ferrari è terzo. Incidente per Massa: parte sesto
Pistanuova, tornanti, curve lente e veloci, nel nulla indiano, servono solo a confermare la strabiliante superiorità della Red Bull. E, diciamo la verità, l'andazzo comincia a essere un po' stucchevole. Questa volta, e non a torto, il due volte campione del mondo mette in guardia dall'asfalto sporco : «Tutti siamo in gara per correre e vogliamo tenere la traiettoria migliore, ma potrebbero esserci dei problemi perché fuori dalla traiettoria pulita c'è molto sporco e i sorpassi o i doppiaggi in gara potrebbero risentirne. La tenuta e l'aderenza delle gomme sarà critica, ma noi partiamo per vincere, magari con una doppietta». Accanto a Vettel che ha realizzato 1'26218, partirà (start del GP d'India ore 10.30 su Rai1) Webber. Ci doveva essere Hamilton, ma ovviamente il pilota della McLaren nelle libere del venerdì ne ha combinata un'altra, giro veloce in regime di bandiere gialle, ed è stato retrocesso di tre posizioni (quinto). Nonostante ciò, ha sensazioni positive per la corsa. La sua penalizzazione ha favorito, oltre l'australiano della Red Bull, anche Button e la Ferrari di Alonso (terzo) che, in verità, ha contenuto il gap dai primi in mezzo secondo. Non malissimo, lo afferma anche l'asturiano che venerdì, sconsolato, guardava il suo motore bruciare: «È importante partire nelle prime due file, pensando che normalmente abbiamo più problemi al sabato che non in gara. Le altre volte, scattando quinto o sesto, raggiungevo troppo tardi quelli davanti. Quindi stavolta le mie possibilità sono maggiori anche se non posso contare su un lato migliore, entrambi sono sporchi. La priorità è quella di finire a podio, vincere è una possibilità reale». Le qualifiche si sono chiuse con il brutto incidente di Massa, sesto, che, tagliando troppo la traiettoria, ha spezzato la sospensione anteriore destra sul cordolo della curva otto finendo contro le barriere di protezione. Il ferrarista era infuriato: «La parte rialzata arancione è troppo alta. È una curva molto veloce, si va a circa 215 km/h, e si dovrebbe sistemarla in maniera diversa. Chiederemo una modifica, per domani è tardi, per il prossimo anno no». Non solo Hamilton, sono piovute penalizzazioni anche per altri piloti. Perez della Sauber (stesso motivo di Hamilton) scatterà dalla ventesima posizione, Petrov della Renault scivola in sedicesima piazza per l'incidente causato nell'ultimo GP, mentre Ricciardo e Karthikeyan della Hrt sono stati retrocessi in fondo. Poi, finalmente, il via per scoprire in sessanta giri il tracciato di New Delhi.