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Lazio, pari e rimpianti

Klose

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Niente primo posto, solo rimpianti per una vittoria accarezzata a lungo anche se il pareggio del Catania ci può stare. Finisce 1-1: la Lazio paga le assenze, una distrazione difensiva e stavolta il gol di Klose, il quinto in campionato, non basta per i tre punti. Nel cuore della ripresa arriva la stilettata di Bergessio al cuore delle speranze biancocelesti. E così gode Montella, davvero bravo il giovane tecnico, che ferma la corsa verso la vetta della Lazio. Le tante defezioni a centrocampo costringono Reja a schierare un inedito 4-3-3 con il tridente Cisse-Klose-Sculli. In mezzo conferma per Lulic che agisce alla sinistra di Ledesma mentre Brocchi torna nella posizione congeniale sulla destra. In difesa fiducia a Stankevicius per sostituire lo squalificato Dias. Hernanes recupera e va in panchina nonostante il parere contrario dei medici. Montella, fischiatissimo dall'Olimpico biancoceleste, presenta il solito 5-3-2 camuffato con Izco e Marchesi finti esterni difensivi pronti a salire e Lodi in regia a dettare i tempi. Davanti la temibile coppia formata da Bergessio e Maxi Lopez, quest'ultimo vicinissimo alla maglia laziale due anni fa. Si comincia con Ledesma che guida l'assalto e Sculli che, nel giro di dieci minuti, ha sul destro la palla del vantaggio ma in entrambe le occasioni è impreciso. Il Catania aspetta e cerca di sfruttare la superiorità numerica a centrocampo per aggirare la difesa biancoceleste. Klose non si vede per diciassette minuti poi sbuca su un cross telecomandato di Brocchi e infila di testa l'incolpevole Andujar. Vantaggio meritato, ospiti troppo rinunciatari e Lazio che tiene in mano il pallino del gioco senza problemi. Cisse affonda sulla destra, apprezzabile una sua corsa di settanta metri che non diventa gol solo per il movimento sbagliato di Sculli, Klose si traveste da Hernanes, arretra e diventa il regista offensivo. Ancora l'ex genoano ha sul destro un'occasione colossale ma il diagonale finisce sul palo con leggera deviazione di Andujar. Quando la partita sembra in assoluto controllo biancoceleste, Brocchi sbaglia un agevole disimpegno e solo per fortuna Maxi Lopez non trasforma l'ingenuità in rete. A quel punto il Catania reagisce, Lodi comanda il gioco e dietro si comincia a soffrire. Marchetti è bravo su un tiro avvelenato di Almiron, Marchese sfonda spesso a sinistra dove Konko resta troppo isolato. Reja cerca di risistemare i suoi ma perde sul finire del primo tempo Biava per un problema muscolare: tocca a Diakité e all'inedita coppia difensiva con il francese e Stankevicius. Si riparte senza cambi e con il Catania subito in avanti alla ricerca del pareggio. Centottanta secondi e Marchetti è miracoloso su una conclusione ravvicinata di Bergessio. La Lazio entra male in campo, arretra di trenta metri e patisce il pressing degli ospiti. Reja comprende gli stenti dei suoi e allora dentro il redivivo Hernanes, fuori Cisse ancora alla disperata ricerca del gol (il francese ignora il tecnico e scappa sotto la doccia ma poi torna in panchina). Si soffre troppo e all'ennesimo traversone di Marchese, Stankevicius sbaglia il rilancio e Bergessio infila Marchetti per il pari catanese. Ancora un cambio laziale: dentro Kozak per l'impreciso Sculli che poco prima aveva fallito un altro gol sotto misura, Montella inserisce Catellani per Maxi Lopez e Sciacca per Marchese. La Lazio ci prova, si riporta in avanti, Hernanes calcia al lato dalla lunetta dell'area di rigore, poi solo mischie senza trovare il varco giusto.

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