Perrotta 5 Gambe da gazzella, cuore da leone, polmoni d'acciaio e piedi di marmo.
Difficilereinventarsi terzino a 34 anni eppure Luis Enrique lo schiera di nuovo lì. Burdisso 5 Sbanda pericolosamente sul gol di Jankovic e non riesce a rimediare. Un solo errore evidente, ma fatale ai fini del risultato. Heinze 5 Rovina un buon inizio creando dal nulla l'azione del gol di Jankovic. Non è un delitto da poco. José Angel 5.5 Parte benino, annaspa nel mezzo e ritorna a galla nel finale. Alterno ma comunque determinante nel bene e nel male vedi la doppia svista sul 2-1. Pizarro 5.5 Il meno brillante del terzetto iniziale di centrocampo e tra i protagonisti della sarabanda che manda a bersaglio Jankovic. De Rossi 6 Prima pensa a fare (bene) lo scudo davanti alla difesa, poi prova a trasformare le trame romaniste da orizzontali in verticali. Missione riuscita solo in parte. Gago 6.5 Utile sia in fase di governo della palla che d'opposizione. Una delle poche certezze nel cantiere di Luis Enrique. Lamela 6 Dà due impressioni: può sempre creare qualcosa di importante e deve ancora maturare tanto. Regala, comunque, qualche guizzo. Non è un caso che il miglior momento della Roma coincida con il suo. Bojan 5 Tantissimo fumo, solo briciole d'arrosto (come l'assist sciupato da Borini): alla fine il piatto piange. Greco 5.5 È il ventottsimo giocatore impiegato da Luis Enrique. Fa il suo, ma non sposta gli equilibri. Osvaldo 5 Apparizione da «desaparecido». Borriello 6.5 Entra con la voglia giusta e crea dal nulla la rete di Borini. Luis Enrique 6 Decima formazione diversa, 28 giocatori utilizzati, tante cose che ancora non vanno, altre che migliorano. Questa Roma non sarà da scudetto, ma di sicuro è un cantiere terribilmente aperto. Matteo De Santis