Lavezzi e Maggio rilanciano il Napoli
Masenza trascurare le prodezze e i riflessi felini di De Sanctis, ormai soprannominato il «quarto tenore», e il resto dell'orchestra, tutti determinati in una giornata in cui la classifica resta corta. All'Udinese, che fino a stasera aveva preso solo un gol, va riconosciuto il merito di aver giocato a viso aperto nella tana del lupo. Dal 26 ottobre 2010 al 26 ottobre 2011: un anno tondo tondo e il Pocho, incontenibile, torna a segnare al San Paolo (quarto centro contro i friulani). Si è fatto aspettare a lungo, questo gol, e non poteva essere banale: uno splendido destro incrociato al volo, una rete da dividere con Cavani, autore di un grande assist in rovesciata (poco prima annullato un gol a Hamsik per fuorigioco). Il Matador è in versione rifinitore per Lavezzi prima punta. Sbloccata la partita, i padroni di casa cercano il raddoppio, spinti dall'entusiasmo dei tifosi. Lo trova Maggio di testa in elevazione. Ma la novità è che la rete giunge su schema su punizione al termine di uno scambio Inler - Dzemaili, quest' ultimo molto positivo. Chissà quanto a lungo sarà stato provato in allenamento visti i salti di gioia di Mazzarri per la perfetta esecuzione. Quando non ci pensano gli attaccanti, lo fa De Sanctis reattivo su una spettacolare quanto acrobatica sforbiciata di Floro Flores. Al 34' del primo tempo, è la prima vera occasione per i friulani che si ripetono con un tiro di prima di Asamoah. I bianconeri si scoprono nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Vanno in pressing altissimo con Badu e Asamoah a rinforzo delle punte, mentre gli esterni si annullano reciprocamente. Non a caso Mazzarri vince la sfida a centrocampo. Nella ripresa il Napoli amministra e, in contropiede, prova a chiudere i conti. Ma Handanovic è bravissimo a fermare il destro di Lavezzi. L'Udinese non ha la forza di riacciuffare il pareggio anche perché sbatte sempre su un Campagnaro monumentale. Mazzarri ne approfitta per testare soluzioni in vista delle prossime gare: fuori Dzemaili per Zuniga che si mangia (incredibilmente) il 3-0, Santana a centrocampo e Mascara sulla trequarti.