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Gattuso «vede» doppio ma non molla il calcio

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Nessunoavrebbe potuto pensare che Rino Gattuso fosse disposto a rinunciare al calcio e al Milan, pensieri e cuore della sua lunga militanza agonistica. Fatta di grinta, di voglia di mordere, falso che il can che ringhia..,. con quel che segue. Costretto allo stop da un nervo cranico malignamente propenso ai capricci, un colpo all'occhio sinistro che ha lasciato conseguenze, pesanti in relazione all'entità dell'episodio. Ha confessato, il campione del mondo, di avere problemi con l'occhio offeso, dal quale vede doppio. Può consolarsi: senza avere mai sofferto colpi simili, Adriano ci vedeva doppio dalla mattina alla sera, il bello è che qualcuno lo presentava perfino in campo. Sempre per alleggerire una situazione obiettivamente seria, ma che il carattere del protagonista saprà certamente portare a una soluzione positiva, Rino si può rallegrare per non essersi imbattuto nel dito di Mourinho, deleterio per Vilanova. La conferenza stampa convocata a Milanello aveva fatto temere perfino un addio, parola che non appartiene al vocabolario di un campione al quale mai nessuno, nella lunga carriera, aveva mai fatto abbassare lo sguardo. Confortato dalla immutata fiducia da parte di una società che protegge i suoi campioni (a differenza di altre dal nome storicamente illustre, che non esitano a buttarli via come strofinacci usati), Ringhio si è limitato a illustrare i termini del recupero. Che non saranno brevi, ma non senza via d'uscita, per questa stagione non lo rivedremo in campo, ma quello espresso ieri sarà soltanto un arrivederci, quello tra il Milan e il suo più fiero combattente non sarà un matrimonio destinato a finire. Stima da una parte, sconfinato amore dall'altra, garanzia della solidità di un legame.

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