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Daniele Palizzotto Il Coni vara l'autoriforma.

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Ilpercorso è obbligato. Per capirci, nel 2011 il Coni ha ricevuto dal governo italiano circa 450 milioni di euro, mentre il prossimo anno – quando tra l'altro andranno sostenuti i costi della spedizione olimpica – le risorse destinate allo sport si ridurranno sensibilmente: le cifre precise ancora non si conoscono, ma ipotizzare un taglio inferiore ai 50-60 milioni di euro è davvero complicato. «Conosciamo bene la difficile situazione economica del paese – ha osservato Petrucci – i sacrifici sono necessari, non reclameremo né alzeremo la voce. Siamo in costante contatto con il governo, naturalmente speriamo in una riduzione contenuta dei finanziamenti. Ma rimaniamo con i piedi per terra: l'autoriforma è simbolo di serietà e consapevolezza». In questo senso, la Giunta Nazionale ha dato il via ufficiale al percorso di abolizione degli oltre 100 comitati provinciali. «Abbiamo già approvato alcune modifiche dello statuto – ha spiegato il segretario generale Raffaele Pagnozzi – introducendo la dizione "delegato provinciale" in luogo del comitato: il prossimo Consiglio ne definirà il raggio d'azione e le competenze». Intanto la Giunta ha già individuato tre aree tematiche che passeranno dal 1 gennaio 2012 sotto la competenza dei comitati regionali: i centri di avviamento allo sport, le attività e le iniziative locali e la gestione del registro delle società sportive. «Non conosciamo ancora nel dettaglio l'entità del possibile risparmio - ha aggiunto Pagnozzi - abbiamo avanzato una stima ipotetica, ma la valutazione definitiva deve tener conto del nuovo assetto». «I presidenti dei comitati provinciali non condividono la riforma? Pazienza - ha dichiarato Petrucci - io non incontrerò nessuno: populismo, retorica e demagogia non mi sono mai piaciuti. I membri della Giunta sono d'accordo, dunque l'autoriforma va avanti serenamente». Ma la candidatura olimpica di Roma sarà condizionata da tagli? «Assolutamente no - ha assicurato Petrucci - stiamo lavorando con le istituzioni e la commissione di compatibilità economica: nessuna retromarcia, anzi dimostreremo come l'Olimpiade del 2020 possa aiutare Roma e l'Italia intera».

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