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L'Inter risorge e rompe il tabù San Siro

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Unoa zero, come contro il Lille in Champions. I nerazzurri hanno finalmente raccolto l'applauso del loro pubblico in una domenica segnata dal lutto per la morte del pilota Marco Simoncelli. L'Inter deve fare punti e riaffiorare dagli abissi: questo è il diktat a cui deve sottostare visto l'inizio devastante e negativo. Prima di tutto il risultato, il gioco migliorerà. La squadra di Ranieri tira il fiato, Thiago Motta segna un gol che decide la partita. Ottimo Maicon che caparbiamente cerca il gol (e lo avrebbe meritato), tentando affondi coraggiosi e precisi. Stanco Sneijder che pure è stato decisivo e prezioso. Bene - come sempre - Zanetti, ottimo Nagatomo che sta ritrovando una forma esemplare. L'Inter - complice il portiere del Chievo Sorrentino - non è riuscita a mettere a segno il gol della tranquillità. Ma servivano i tre punti e quelli sono arrivati. Il risultato è la cosa più importante. Certo la vittoria fa morale e classifica ma alcuni segnali non sono del tutto rassicuranti: l'Inter mostra accenni di sofferenza contro squadre non irresistibili. Il Chievo fa poco e niente e forse il risultato per i nerazzurri doveva e poteva essere più rotondo. In ogni caso, la prestazione dei padroni di casa è stata ammirevole per la grinta, la caparbietà e la carica agonistica mostrate in campo. Zarate un po' oscillante, affaticato Pazzini. Per il resto, le indicazioni di Ranieri sono state eseguite a puntino: Chivu elegante e preciso, Lucio accorto, Cambiasso lucido come al solito. L'Inter affronta il Chievo con il passo giusto. Ci prova Zarate al 19' di sinistro, poi Zanetti scatenato scarica dal limite. Si vede Sneijder al 29' con un gran tiro. Ancora lui al 33' e Sorrentino si supera. Il gol che decide la gara arriva un minuto dopo: su un calcio d'angolo battuto da Sneijder, va in bambola Bradley e Thiago Motta stacca di testa e insacca. Esplode San Siro che festeggia il primo gol fra le mura amicche. La ripresa è meno interessante. Molti errori e tanta stanchezza. Per il momento va bene così.

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