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dall'inviato BOLOGNA Squadra compatta, forte, da prime posizioni.

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Laparola scudetto è bandita a Formello, meglio pensare alla prossima partita, tra 48 contro il Catania, e aspettare Natale. Alla fine del girone d'andata sarà possibile stabilire gli obiettivi biancocelesti. Il tecnico appllaude i suoi per la bella prestazione fornita a Bologna. «Mi dispiace per Zurigo, lì non abbiamo finalizzato però è stata una settimana straordinaria. Ottimo derby, peccato per la coppa, e col Bologna bene bene. Mi piace la compattezza mostrata anche dai nostri tifosi». «I cori per me? Mi fanno piacere - continua il tecnico goriziano - con l'aiuto della nostra gente possiamo andare in alto. È un segnale importante per la squadra. Se loro ci credono, questa rosa ha ottimi valori, e può dare grandi soddisfazioni a tutti». Si blocca, poi arriva la domanda sullo scudetto: «Non lo dico per scaramanzia - replica Reja - ma anche lìanno passato avevamo avuto una partenza ottima poi ci siamo persi nel finale. Aspettiamo la conclusione del girone d'andata. Certo, le grandi hanno difficoltà e noi dobbiamo essere pronti a sfruttare le occasioni che ci capitano. L'Udinese sta viaggiando alla grande, l'Inter crescerà, il Milan ha dimostrato a Lecce di essere fortissimo. Aspettiamo gli scontri diretti per capire i valori di questo campionato». Sulla partita ha le idee chiare: «Il cambio di Scaloni? Soffrivamo le percussioni di Morleo e col doppio vantaggio non volevo correre rischi. Abbiamo chiuso gli spazi, e il Bologna è riuscito a costruire poco in avanti». Poi si sposta sui singoli. «Mi è piaciuto Radu che si diceva che ultimamente non stesse in forma. Bene Matuzalem, anche Ledesma è stato perfetto». Ma, come sempre accade alla Lazio nei momenti di euforia, c'è il rovescio della medaglia: troppi infortuni e il tecnico biancoceleste non nasconde la sua preoccupazione: «Già prima di questa gara ero dispiaciuto per i problemi dei nostri centrocampisti tanto che ho dovuto preparare una gara diversa. Meno corsa e più tecnica . Ho dovuto avanzare Lulic e lui è stato bravissimo a darci quei cambi di passo fondamentali per ribaltare in fretta l'azione. Perderò Matuzalem per un problema muscolare ma spero di recuperare Brocchi. Mauri e Gonzalez sono fuori, Hernanes ha caviglia gonfia: mi auguro che non sia nulla di grave perché stava giocando benissimo. Lui mi ha detto che ce la farà, prego che abbia ragione lui. Paghiamo la coppa, sarebbe meglio che ci concedessero di giocare il lunedì per poter recuperare meglio le energie. Cisse? Nel finale ha avuto l'occasione per tornare al gol, mi piacerebbe che segnasse ma la giocata sulla rete del raddoppio vale tantissimo perché ha spento il Bologna, Djibril sta crescendo rispetto alle ultime prestazioni. Dal punto di vista psicologico era meglio si sbloccasse, era un po' avvilito dopo la partita di Zurigo ma il nostro campionato è più difficile di quello greco e deve abituarsi a convivere con queste situazioni». Finale dedicato a Klose e Marchetti: «Miro ha trovato l'entusiasmo che aveva perso negli ultimi due anni. È un uomo straordinario. Marchetti lo sapevo che era bravo, la prova col Bologna gli servirà per ritornare ai suoi livelli: presto sarà di nuovo in nazionale, del resto era già il portiere dell'Italia durante i Mondiali del Sudafrica e quindi merita quel tipo di palcoscenico». Per adesso sono ben contenti di goderselo i tifosi della Lazio. Lui. Sal.

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