La Nuova Zelanda alla resa dei conti

Nonc'è retorica nel descrivere ciò che accadrà oggi sull' erba dell'Eden Park di Auckland (ore 10, diretta tv su Skysport2 HD) quando i giocatori di Nuova Zelanda e Francia si fronteggeranno per decidere chi avrà il diritto di fregiarsi del titolo di Campione della Rugby World Cup 2011. La Nuova Zelanda, dove il rugby è una vera religione laica e gli All Blacks i ministri di culto che ne celebrano i sacri riti, ha vinto solo una volta il mondiale nel 1987. Anche allora la coppa si giocò nella «Terra della Lunga Nuvola Bianca», Aotearoa come la chiamano gli indigeni Maori, e anche allora in finale furono i francesi ad essere sconfitti (29-9 lo score). Per 24 lunghi anni poi agli All Blacks il compito non è più riuscito e in due occasioni furono proprio i galletti a rompere le uova nel paniere, nel 1999 in semifinale e nel 2007 nei quarti. Se aggiungete a tutto questo che l'Eden Park di Auckland - un vero tempio per i Tutti Neri - è stato violato l'ultima volta nel lontano 1994 e a riuscire nella formidabile impresa fu ancora la Francia, ecco che capirete che non c'è motivo per perdersi la sfida. Per prima cosa, Les Bleus hanno messo a segno una prima meta di stile. La Nuova Zelanda ha vinto il sorteggio e giocherà in casa, ciò che nel rugby impone di indossare la seconda maglia per dovere di ospitalità. Ebbene, il team manager francese Joe Maso ha concesso agli avversari di vestire nella tradizionale divisa nera optando per quella bianca per i suoi. Le cortesie, però, sembrano terminate qui. L'ex capitano All Blacks Wayne Shelford ha invitato tutti dalle colonne del New Zealand Herald a fare attenzione alle «porcherie francesi», riferendosi alle scorrettezze nel gioco. Intanto, il mondo del rugby si chiede quale versione della Haka sceglieranno i senatori All Blacks per l'occasione. La tradizionale Ka Mate o la più aggressiva Kapa O Pango che termina col taglio della gola? Se avessimo un penny punteremmo su quest'ultima, oggi per 80' sarà guerra all'Eden Park.