Senza cinismo sotto porta non si va lontano in coppa
LoSporting batte il Vaslui, la Lazio non va oltre l'1-1 con gli svizzeri e allora i portoghesi scappano mentre le altre tre squadre sono tutte a due punti. È una volata a tre per il secondo posto che vale un posto nei sedicesimi di Europa League. Parte benino la Lazio, guidata da Lopez in panchina (Reja squalificato, è in tribuna), Matuzalem prova a dettare i tempi del gioco, Sculli si defila a destra, Cisse è il terminale offensivo. Al 22' Sculli sblocca in mischia dopo un angolo di Hernanes ma non c'è nemmeno il tempo di esultare perché, tranta secondi dopo, Nikci trova il pari con un diagonale imprendibile. Lazio troppo ingenua, incapace di resistere alla prima reazione dei padroni di casa. Tant'è, c'è poco dinamismo in casa biancoceleste, Lulic sbaglia un retropassaggio di testa nel quale rischia l'autogol. Sul finire del primo tempo si vede Cisse con una girata di destro ma è troppo poco per un attaccante del suo calibro. Completamente fuori partita Cana, lento, impacciato, ammonito e sostituito nell'intervallo. Nella ripresa subito dentro Rocchi al posto dell'albanese: ora la Lazio gioca col 4-3-3 con Hernanes mezz'ala. Tutti all'attacco e occasioni in serie con un rigore nettonon concesso a Rocchi, Sculli e Cisse che falliscono l'appuntamento col vantaggio. Lo Zurigo se ne sta lì dietro e solo un errore di Radu concede ad Alphonse la clamorosa occasione per il vantaggio svizzero che, per fortuna, non viene sfruttata. Ma è la Lazio a cercare fino all'ultimo il gol vittoria: stavolta non va bene come nel derby. Da oggi si torna a pensare al campionato. La Lazio è seconda in classifica e, già tra 48 ore, sarà in campo a Bologna dove per tradizione non è quasi mai stata una passeggiata. Serve più cinismo sottoporta per tornare a volare.