Roma, Bargnani e il click del tradimento
Èquella che si è scatenata ieri attorno al possibile matrimonio tra la Virtus Roma ed il marchio Ashley Madison pronto a divenire sponsor della della società capitolina di basket per una somma di circa un milione e mezzo di euro. Tutto questo con l'aggiunta, se il lockout della Nba proseguirà (ieri riunione fiume tra le parti per sbloccare la situazione ndc), della ciliegina Andrea Bargnani, fuoriclasse dei Raptors che il sito creato da Noel Biderman vorrebbe regalare alla piazza capitolina per pompare ancora di più la presenza sul territorio italiano. Tutto fantastico per i tifosi, non fosse che Ashley Madisonè un, legalissimo a termini di legge, sito per relazioni extraconiugali. Non si tratterebbe della prima sponsorizzazione «borderline» visto che nel 1997 la pornostar Jessica Rizzo mise, senza troppi clamori, il proprio nome sulle maglie della Lazio Rugby femminile e del Monetcatini Calcio in gonnella, e nel 2008 fu la «Boutique dell'Eros», un sexyshop, a salvare la stagione sportiva delle ragazze dell'indebitata Olimpic Pallavololo Lucca. Ma questa volta il caso ha invece prodotto una reazione da parte di Monsignor Flavio Capucci, autorevole esponente dell'Opus Dei, coordinatore per le cause dei santi per la Prelatura, che prima di indossare la tonaca è stato nelle giovanili della Partenope Napoli. «Allo sport - ha detto il prelato - sono legati valori fondamentali come la famiglia. Mettere i propri figli in mano a una squadra con il marchio di un'agenzia come questa significa tradire l'identità sportiva. Seguire queste pratiche è inconcepibile. Il mondo sportivo deve resistere alle seduzioni del dio denaro. Non bisogna mescolarsi a questo genere di idee». L'intervento ha accresciuto i dubbi che stanno attanagliando in queste ore Claudio Toti, presidente della Virtus. Ormai superato il decimo anno alla guida della massima espressione del basket romano Toti era stato vicino all'abbandono in estate. Poi il ripensamento, legato ad un drastico ridimensionamento dei progetti per mancanza di risorse finanziarie. Attualmente la Virtus Roma è l'unica società della massima serie a non essere affiancata da uno sponsor principale ed è quindi facile comprendere come il grande investimento di AshleyMadiosn sarebbe una soluzione per dare stabilità, presente e futura, al club. Situazione ingarbugliata. In serata sono poi arrivate le parole di Noel Biderman. «Più che con la famiglia lo sport ha a che fare con il divertimento. Che dovremmo dire, allora, dell'alcool e delle scommesse? Aziende che puntualmente sponsorizzano squadre sportive? Quello attacca veramente i valori della famiglia, non Ashley Madison. Posso assicurarvi che i tradimenti esistevano anche prima di del nostro sito. Non abbiamo inventato nulla di nuovo, offriamo solo una piattaforma di comunicazione per chi vuole incontrarsi fuori dal lavoro».