LaJuve saluta Del Piero in anticipo: «È l'ultimo anno»
Ilquale, di prima mattina, sarà stato messo al corrente dal fratello Stefano di quanto appena detto dal presidente Andrea Agnelli in occasione dell'assemblea degli azionisti: «L'unico legame con le recenti case della Juventus, Comunale, Delle Alpi, Olimpico e Juventus Stadium, è il nostro capitano Alessandro Del Piero, cui dedicherei un applauso in quanto ha fortemente voluto rimanere qui con noi ancora per un anno, il suo ultimo in bianconero». Tombola, allora. Perché se era chiaro a tutti che il momento dell'addio sarebbe arrivato quanto prima, stupiscono i tempi e i modi. Vero che la scorsa primavera Del Piero aveva preso in contropiede la società dicendosi disponibile a firmare in bianco fino al prossimo giugno, vero anche che lo stesso giocatore non aveva escluso la possibilità di giocare ancora un anno in bianconero: «È presto - aveva detto il 13 settembre - per parlare di un eventuale rinnovo, aspettiamo ancora un po' prima d'intavolare questo discorso. Mi auguro di rimanere alla Juve il più a lungo possibile». Come non detto: Del Piero sarà a disposizione di Conte fino alla fine della stagione e poi, se vorrà continuare a fare il calciatore, dovrà trasferirsi altrove, probabilmente negli Stati Uniti. L'altra bandiera del calcio italiano Totti già lo rimpiange: «Affrontare la Juve senza Del Piero, se dovesse accadere, non sarà mai la stessa cosa. Circa venti anni di sfide sportive - dice il capitano romanista - sono tante: ognuno di noi le ha vissute sempre e solo con la stessa maglia» La giornata bianconera è poi proseguita sui binari previsti: Agnelli ha ringraziato l'azionista di maggioranza Exor nella persona di suo cugino John Elkann («che condivide e sostiene il nostro piano», avendo già versato 72 milioni ed essendo pronta a versarne altri 9 corrispondenti alle quote detenute dalla finanziaria libica Lafico) e dato uno schiaffo pesantissimo alla passata gestione del club bianconero: «Siamo qui per approvare il peggiore bilancio della storia della Juve, dovuto anche a quattro anni di incapacità di rinnovamento che ha finito per ingolfare il motore della società. Un bilancio intollerabile per un club che vuole tornare a vincere».