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Bargnani-Roma Ecco i nodi della trattativa

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Sponsor un sito di incontri proibiti La Virtus teme il problema etico

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Dicerto nelle ultime ore sul tavolo delle trattative in corso per portare in Italia i due fuoriclasse della Nba (Bryant a Bologna e Bargnani a Roma) le carte sono cambiate. Partiamo dal Mago. Circa un mese fa il sito mondiale di incontri extraconiugali Ashleymadison.com ha fatto pervenire al presidente Toti una lettera con alcune proposte corroborate da investimenti sostanziosi, molto al di sopra delle medie attuali. La prima riguardava la possibilità che il sito canadese, e la cosa non è ovviamente casuale, sostenesse l'ingaggio della stella dei Raptors da parte del club capitolino per il periodo del lockout. La seconda, svincolata da Bargnani, come sponsor sulle maglie per l'intera stagione. Ashleymadison.com dopo il primo approccio non ha mollato la presa e approfittando del lancio ufficiale del sito in Italia, ieri nella capitale, ha incontrato due rappresentanti della Virtus, ma non Toti, rinnovando le intenzioni: sia quelle legate a Bargnani e vincolate al lockout sia quelle come main sponsor. Ora tutto passa nelle mani della Virtus che potrebbe chiedere alla controparte di mostrare definitivamente le proprie carte facendo pervenire le adeguate garanzie bancarie. Che sembra siano solidissime, tanto da aver già prodotto, oltre a un'idea di sponsorizzazione, lo studio e la possibile risoluzione del problema assicurativo del contratto del Mago (quadriennale con i Raptors) che appariva come uno de principali scogli alla trattativa. «L'assicurazione» trapela dall'entourage del giocatore «è un nodo essenziale. Per il momento non si è mosso nulla ma una cosa certa è che noi trattiamo coi club, non con gli sponsor». In casa Virtus invece le bocche sono cucite. Il problema etico è nella testa di Toti che però da imprenditore sa bene come l'investimento del sito, assolutamente lecito, e il possibile ingaggio di Bargnani sarebbero due mosse che darebbero slancio al basket romano e italiano. Su tale problema ha parlato il creatore e proprietario del sito, Noel Bidermann. «Perché pensare di avere problemi nel pubblicizzare il nostro marchio? Sarebbe come dire che è giusto vietare la moda perché offre alle donne modelli non reali con la vita quotidiana, o dire che le catene di fast food vanno chiuse perché non offrono cibi salutari. Queste considerazioni non appartengono al mondo degli affari». L'impressione è che, anche in assenza di uno sponsor principale (la trattativa con Acea è in stallo), facendo un giusto ragionamento imprenditoriale Toti per garantire un futuro migliore alla Virtus potrebbe presto sciogliere le riserve. Saranno decisive le prossime ore. Se Bargnani è più vicino, Bryant sembra ormai tramontato. Infatti l'ultimo contatto tra il presidente della Virtus Bologna Sabatini e l'agente del giocatore ha prodotto un nulla di fatto. E se in Italia si sogna negli Usa si tratta. Nella notte un nuovo incontro separato tra il mediatore federale Cohen e le due parti. «Se non ci sarà un passo avanti la stagione potrebbe sfuggire al nostro controllo» le parole del commissioner Nba David Stern.

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