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Il Napoli blocca un Bayern super

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Alzi la mano chi, tra i tifosi del Napoli, non avrebbe messo una firma prima della partita. Il Napoli pareggia 1-1 con il Bayern Monaco ed al termine del turno d'andata della fase a gironi di Champions League è da solo in seconda posizione in classifica, con un punto di vantaggio sul Manchester City e cinque sul Villarreal. Se questo è il raggruppamento della morte, come un pò tutti lo avevano definito dopo il sorteggio, nessuno, neppure l'irresistibile Bayern di Jupp Heynckes, è riuscito fino ad ora a cantare il de profundis agli avversari. La strada per la qualificazione agli ottavi è ancora lunga per tutti. Nel girone di ritorno gli azzurri dovranno giocare due volte fuori casa (Bayern Monaco e Villarreal) ed una sola volta al San Paolo (Manchester City), ma il cammino percorso fino ad ora può indurre ad un qualche ottimismo. Intanto un dato è certo: sarà molto difficile, se non impossibile, per il Villarreal, ultimo in classifica con zero punti nel carniere, recuperare cinque lunghezze (e potrebbero perfino non bastare perchè in quel caso si guarderebbe la differenza reti) al Napoli nel girone di ritorno. Insomma almeno la prosecuzione nel viaggio in Europa, attraverso la partecipazione all'Europa League, mal che vada agli azzurri è abbastanza probabile. Al San Paolo contro il titolatissimo Bayern, la squadra più in forma del momento probabilmente in tutto il mondo, il Napoli ritrova solo a sprazzi il passo, la grinta, la voglia di lottare e di combattere che sembrava aver del tutto smarrito appena tre giorni fa in occasione della sconfitta interna in campionato con il Parma. È un Napoli con un'anima ed un cuore grandi così quello che affronta i bavaresi, ma non sempre la generosità, la determinazione e la voglia di vincere possono bastare. Per vincere, quando l'avversario è tanto superiore, sul piano tecnico ed anche su quello atletico, ci vorrebbe solo un miracolo. E nel calcio, si sa, i miracoli avvengono molto raramente. Ma già il pareggio, tutto sommato, è un mezzo miracolo, se solo si tiene conto del ruolino di marcia del Bayern di quest'anno: 35 gol segnati ed uno solo subito nelle partite ufficiali. Il destino della gara si decide sulle fasce laterali del terreno di gioco. L'atteggiamento dinamico ed offensivo di Maggio a destra e di Zuniga a sinistra non è tale e tanto da costringere Boateng e Lahm - come Mazzarri sperava - a limitare del tutto il loro raggio di azione. Riuscendo solo in parte a fornire il loro consueto apposto al gioco d'attacco i due esterni azzurri, le offensive dei padroni di casa diventano inevitabilmente involute e prevedibili. Maggio e Zuniga, però, quel che danno in meno al gioco d'attacco lo recuperano in fase difensiva per cui le sovrapposizioni Muller a destra e Ribery a sinistra non sono mai tanto incisive da rendere la vita impossibile ai loro avversari diretti, Aronica e Campagnaro. E quando i due del Bayern tentano di trovare più spazio al centro, Inler e Gargano, con un pressing attento ed asfissiante, contribuiscono a chiudere loro ogni spazio ed a sigillare la difesa. L'inizio della partita è drammatico per il Napoli che prende ingenuamente (Kroos lasciato inspiegabilmente libero di incunearsi in area di rigore e di battere a rete) un gol dopo meno di due minuti. Una partenza così non c'è da augurarla neppure al proprio peggior nemico. Inevitabilmente la squadra di Mazzarri perde calma e lucidità. È vero, gli azzurri si riversano rabbiosamente in attacco per buona parte del primo trempo, ma lo fanno spesso in maniera scriteriata e la solidissima difesa bavarese, sostenuta dal controllo vigile di Schweinsteiger e Tymoshchuk, non corre praticamente alcun rischio. Con il trascorrere dei minuti, però, il Napoli trova un pò più di serenità e comincia a tessere la tela delle sue azioni con maggior precisione. Il gol del pareggio è anche merito della fortuna, perchè Badstuber devia involontariamente in rete un traversone rasoterra di Maggio, ma è tutto sommato meritato. La ripresa comincia per gli azzurri con gli stessi connotati negativi del primo tempo. Al 3', infatti, il Bayern può calciare un rigore per una deviazione in area di Cannavaro con un braccio. Ma De Sanctis si supera e blocca la conclusione di Gomez. Il Napoli ha un atteggiamento fiero e coraggioso e non si accontenta del pareggio. La partita in questa fase è bella e vibrante perchè tutte e due le squadre vogliono vincere ed attaccano a ripetizione. Soltanto nei minuti finali l'ardore delle squadre si spegne. In fondo il pareggio sta bene a tutti.  

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