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Agnelli dice addio a Del Piero: ultima stagione

Juventus, combo con Alessandro Del Piero e Andrea Agnelli

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Oggi, al termine dell'assemblea degli azionisti della Juventus, è stato approvato il bilancio di esercizio al 30 giugno 2011, chiuso con una perdita di 95,4 milioni di euro, nonché quello della copertura della perdita mediante l'utilizzo di riserve del patrimonio netto per 70,3 milioni di euro, la riduzione del capitale sociale per 20 milioni di euro e, per la restante parte pari a 5,1 milioni, mediante parziale utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni che si verrà a ricostruire a seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale. Inoltre è stato approvato l'aumento di capitale di massimi 120 milioni di euro finalizzato a dotare la società di mezzi finanziari che consentiranno di dare esecuzione alle strategie di sviluppo previste dal piano di sviluppo per gli esercizi 2011/12 -2015/16 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2011. Ma tutto questo è quasi passato in secondo piano dopo che in mattinata il presidente Andrea Agnelli aveva ribadito quello che per altro tutti già sapevano, ovvero che questa sarebbe stata l'ultima stagione di Del Piero alla Juve. Era stato lo stesso giocatore ad annunciarlo lo scorso 5 maggio firmando il prolungamento contrattuale. Una notizia che ha scatenato il "putiferio" tra i tifosi su internet e che è stata ribadita dal presidente Agnelli anche nel dopo-assemblea: "Era giusto e doveroso, essendo l'assemblea degli azionisti, tributare un ringraziamento a quello che il capitano ha rappresentato - ha detto il massimo dirigente juventino - Credo che farlo alla presenza del presidente Boniperti, con cui aveva firmato primo contratto, e con me, con cui ha firmato l'ultimo, voleva dare un tributo a quello che l'uomo e il capitano ha rappresentato nella storia della Juventus".   E quando ad Agnelli è stato ricordato che qualche tempo fa Del Piero aveva detto che gli sarebbe piaciuto calciare il pallone della prossima Champions League nel nuovo stadio, Agnelli ha ribadito: "È stato Alessandro a dichiarare che questo era l'ultimo contratto con la Juventus". Insomma, nessun ripensamento per il momento e nessuna proposta a sedersi dietro una scrivania: "A momento debito ne parleremo". Ma oggi c'è stato spazio anche per l'ultimatum che l'Uefa aveva dato qualche giorno fa alla Figc per spiegare la posizione della Federazione in merito a Calciopoli e allo scudetto del 2006 assegnato a tavolino all'Inter: "Noi siamo fiduciosi dei nostri argomenti - ha detto Agnelli rispondendo a chi chiedeva se la Juve si sentisse tutelata dalla Federazione -. In questo momento la Figc è la controparte. In linea di massimo ci rimettiamo sempre agli organi sportivi e questo non può passare che dalla Lega Calcio e dalla Federazione. La Federcalcio in questo momento a sostegno dell'Inter? È una situazione di fatto, i loro interessi collimano e le due parti sono allineate". Tra tante domande, paradossalmente, c'è stato anche tempo per parlare dell'approvazione del bilancio: "Noi sappiamo che l'aumento del capitale è al servizio del piano quinquennale - ha detto Agnelli - e vogliamo tornare a competere in Italia e in Europa. Questo piano è sufficiente per arrivare all'autofinanziamento. Il mio auspicio è quello di avere il medesimo capitale sociale oggi, domani e in futuro. Quello che oggi abbiamo ci auspichiamo che rimanga anche in futuro". Infine un commento all'avvio della stagione: "Questa è una squadra competitiva, ma dobbiamo ancora migliorare - ha concluso Agnelli -. Noi non dobbiamo illudere nessuno, abbiamo iniziato un lavoro con Conte, siamo soddisfatti, ma anche consapevoli che il percorso è ancora lungo e che lo dobbiamo compiere tutti insieme".   Con Agnelli in conferenza stampa c'era anche Aldo Mazzia, il nuovo amministratore delegato, che in merito all'aumento di capitale ha ribadito: "L'aumento di capitale è stato deliberato per sostenere il piano di sviluppo a medio termine. Ci proponiamo di finanziare la vita di questa società per i prossimi cinque anni con l'obiettivo di farla tornare competitiva in Italia e in Europa ad alto livello e raggiungere un equilibrio finanziario entro i termini del piano". Un piano che ha ipotizzato anche una possibile esclusione della Juve dalla prossima Champions League: "Nel piano abbiamo ipotizzato l'accesso alla Champions League con un anno di ritardo. Ovviamente non è questo quello che ci auguriamo. Comunque, dovesse succedere, resisteremo. Abbiamo le risorse necessarie". E poi una battuta sui ricavi derivati dal nuovo stadio, uno dei mezzi più importanti per la vita futura della Juventus: "Passeremo da 11.5 milioni di ricavi di quest'anno a una previsione di 32 milioni lordi nel nuovo stadio già nel primo anno. Se noi escludessimo le spese della cerimonia inaugurale, lo stadio già quest'anno avrebbe potuto produrre circa 7 milioni di ricavi lordi". A dare spiegazioni sul mercato ci ha invece pensato Beppe Marotta: "Quest'estate si è incrementato il livello di qualità della rosa. Ritocchi saranno fatti anche quest'anno, ma l'investimento più importante è stato fatto nella campagna estiva", ha spiegato il direttore generale facendo intendere che nelle prossime finestre di mercato non ci saranno grosse operazioni in entrata.  

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